Un paio di episodi dubbi, una partita non così semplice come si poteva sperare. Per Luca Massimi è stato un esordio caratterizzato da qualche polemica, come sempre succede in Italia, per le decisioni prese dal direttore di gara. Domenica 24 febbraio è stato il giorno del debutto in serie A per il 30enne fischietto molisano della sezione di Termoli. A ‘tifare’ per lui in tribuna allo stadio ‘Luigi Ferraris’ di Genova c’erano anche 35 fra familiari, amici e colleghi arbitri arrivati da Puglia, Molise e Roma.
La direzione di gara di Sampdoria-Cagliari è finita al centro della classica moviola su giornali e televisioni a causa di due decisioni. La mancata espulsione di Deiola, centrocampista del Cagliari, per un fallaccio a metà primo tempo. Massimi ha optato per il cartellino giallo, restando sulla sua decisione nonostante il richiamo del Var (la moviola in campo, ndr) e la visione allo schermo in campo da parte dello stesso arbitro termolese. Una decisione che si spiega col fatto che il calciatore sardo ha probabilmente toccato anche la palla oltre alla caviglia dell’avversario Praet.
Poi nella ripresa l’episodio decisivo, il calcio di rigore assegnato alla Sampdoria per un contatto fra Gabbiadini e Pellegrini. L’assegnazione ha chiaramente scatenato le proteste degli ospiti, in particolare del tecnico Maran che l’ha definito “più che dubbio” nel post partita. Alla fine rigore concesso e gol realizzato da Quagliarella per il successo dei blucerchiati col punteggio di 1-0.