Termoli

Mare inquinato da scarichi fognari e batteri: 4 attività termolesi scoperte e multate

Inquinamento ambientale accertato dalla Capitaneria di Porto durante una serie di controlli sul territorio. All'altezza di Foce dell'Angelo rilevata la presenza di reflui fognari non autorizzati con elevata presenza di batteri. Quattro attività commerciali di Termoli multate per 30mila euro per danno all'ambiente marino.

Nella rete urbana di scarico dovevano confluire esclusivamente acque bianche, e invece i reflui non venivano separati e in mare sfociavano anche i liquidi fognari. Sono quattro le aziende termolesi responsabili di illeciti di natura amministrativa in violazione dell’ambiente.

La Capitaneria di porto di Termoli nel corso di un’attività capillare di verifica del territorio ha rilevato diversi illeciti e danni all’habitat marino e costiero in settori particolarmente delicati. E ha scoperto, nel corso di operazioni che si sono svolte nelle ultime settimane, che i centri di stoccaggio e separazione dei reflui non funzionavano in maniera adeguata, almeno per quattro attività termolesi che complessivamente sono state multate per 30mila euro.

 

Diverse le violazioni rilevate dagli uomini coordinati dal comandante Francesco Massaro: vanno dallo scarico di acque non consentito allo smaltimento di reflui non trattati, dalla tenuta non conforme dei registri di carico e scarico rifiuti fino alla inosservanza di prescrizioni impartite dalle autorità competenti in materia ambientale.

In modo particolare sono stati sversati in mare, attraverso la rete urbana all’altezza di Foce dell’Angelo e tramite il torrente che finisce nell’Adriatico in zona Sinarca, acque nere e bianche mischiate, in violazione a quella che invece è la prescrizione rigida alla quale le aziende e le attività commerciali si sarebbero dovute attenere.

Il risultato è un livello di inquinamento nel mare con presenza di batteri, in modo particolare di Escherichia coli e coliformi, ben superiore al tetto massimo previsto dalla legge. Le verifiche della polizia ambientale della Guardia Costiera se sono incentrate non solo lungo il litorale ma in diverse zone di Termoli e presso sedi commerciali di societa’ che, appunto, hanno immesso sostanze inquinanti in mare come reflui non autorizzati.

Tutelare l’ambiente marino e la costa, salvaguardare le spiagge e i suoi fruitori, sono gli obiettivi della Capitaneria di porto che continuerà i controlli anche in vista della prossima estate, a garanzia della salute umana e della salvaguardia degli habitat naturali.

commenta