Fondi da oltre 1 milione di euro

Museo del mare, marchio di qualità e mercato con pesce locale: il futuro passa per il Flag

Un pacchetto di proposte ed incentivi per la piccola pesca e le associazioni di categoria, con misure economiche per il rilancio dell’attività ittica e la creazione di nuove imprese in un’ottica di salvaguardia e valorizzazione dell’ambiente e del mercato locale.

Contributi, creazione di nuove attività ed incentivi per chi sceglie il pescato della piccola pesca: sono le misure messe in campo dal Flag ‘Molise Costiero’, gruppo di azione per sostenere e rivitalizzare il comparto partendo dal tessuto economico e produttivo, con un rilancio turistico. Interventi che comprendono non solo le attività legate alla pesca, con un occhio di riguardo al famoso km zero ed alla diversificazione economica, ma soprattutto alla sicurezza sul lavoro ed alle nuove normative del settore. Azioni sostenute dal bilancio pubblico e privato, convogliato all’interno dei vari bandi che ricadono nei quattro comuni che compongono il Flag: Termoli, Campomarino, Montenero di Bisaccia e Petacciato.

In particolare sono diverse le misure di azione proposte dall’associazione, presentate in conferenza stampa martedì 12 febbraio, alla presenza del Presidente del Flag Vincenzo Ferrazzano, coadiuvato dal vice Domenico Guidotti, dal dirigente comunale Marcello Vecchiarelli e dal team che compone dall’associazione. “Il lavoro che stiamo sviluppando assieme al Comune di Termoli all’interno del programma operativo Feamp, il fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca – ha dichiarato Ferrazzano – Tiene conto di due punti fermi: da un lato prosegue le attività che io e le ultime amministrazioni abbiamo portato avanti con forza attraverso l’istituzione del Flag, divenuta persona giuridica lo scorso 20 gennaio 2017. Dall’altro vogliamo aiutare un comparto, quello ittico, che spesso soffre a causa della crisi ed elaborare proposte ed idee che rilancino questa realtà economica”.

Il Flag Molise si è dotato di un proprio piano di azione locale per contribuire ad innescare processi durevoli in grado di rafforzare la competitività territoriale delle aree ittiche, senza agire sullo sforzo della pesca, e promuovendo la diversificazione delle attività operative legate al mare e la tutela della qualità dell’ambiente costiero. Nel periodo di programmazione 2014-2020 potrà usufruire di un milione 350mila euro, proveniente dai fondi Feamp e da contributi privati, che saranno assegnati alle imprese locali attraverso bandi pubblici.

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Nello specifico sono sei le azioni, tra quelle già assegnate o in via di pubblicazione: la numero 1.1, piano innovativo di gestione, già affidata all’Istituto Zooprofilattico che ha vinto il bando, che prevede la realizzazione di un progetto di ricerca sullo stato di conservazione degli stock ittici grazie ad finanziamento di 180mila euro, di cui 30mila privati. Stessa sorte per l’azione 5.1, valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale legato al mare, vinta dal Comune di Termoli in accordo con gli altri tre comuni del Flag, che permetterà la nascita del primo ‘Museo del mare’ all’interno del Castello Svevo termolese grazie al contributo di 100mila euro di soldi pubblici.

“Si tratta di un museo virtuale dove ci sarà la possibilità di toccare con mano, attraverso la realtà aumentata e l’ausilio di visori ed ologrammi, i beni culturali e del settore ittico del nostro territorio – ha commentato Vecchiarelli – Ci saranno anche i circa 300 reperti della collezione Regnoli che attualmente non sono fruibili. Formeremo delle guide museali che avranno il compito di accompagnare, supportare ed informare i visitatori all’interno del museo”. L’area dovrebbe essere operativa a partire dalla prossima estate.

Gli altri due bandi in corso di pubblicazione sono inclusi nelle azioni 2.2 e 3.1. La prima riguarda interventi di adeguamento e realizzazione degli spazi per il commercio a km 0 con 140mila euro pubblici a disposizione dei soli privati che coprirà il 50% delle spese: “Possono partecipare solo i privati che vogliono diversificare la propria attività – conferma Ferrazzano – Il fondo copre la metà del costo per i lavori come ad esempio la ristrutturazione di un immobile in ambito portuale o al paese vecchio dove trasformare il pescato e farlo degustare”.

Il secondo bando si intitola ‘valorizzazione delle produzioni locali’ ed è rivolto ad enti pubblici che potranno accedere ai fondi per realizzare spazi dove il pescatore possa vendere direttamente il prodotto per aumentare il proprio reddito. Non solo più un indotto rivolto ad esercenti, ma la possibilità, anche per i privati cittadini, di acquistare il pescato catturato dai piccoli pescherecci.

Nell’ambito di queste due proposte si inserisce l’idea del marchio ‘Tipicamente Molise’ che coinvolgerà i ristoranti dell’indotto dei quattro comuni appartenenti al Flag. Si tratta di un bollino che certifica la presenza del pescato locale proveniente dalla piccola pesca all’interno dei menu: “Almeno tre piatti – continua il Presidente dell’associazione – Con un marchio che contraddistingua i ristoranti che lo usano. Si tratta di un progetto in itinere, il nome così come la quantità di pescato locale potrebbero cambiare, ne discuterò domani pomeriggio proprio con gli esercenti”.

Una delle prossime azioni su cui si sta lavorando è la numero 4.1 che ha l’obiettivo di promuovere l’ittiturismo ed il pescaturismo sulla costa molisana per favorire la diversificazione e l’integrazione del reddito dei pescatori e delle loro famiglie per rilanciare il ruolo dei borghi marinari, con un importo di 100mila euro sempre al 50%. L’ultimo bando è il 2.1.1 che riguarda le attività di orientamento, formazione ed informazione in merito alle tematiche del settore ittico con 20mila euro disponibili.

In questo ambito si inseriscono quattro workshop, uno per ogni venerdì, destinati agli operatori che si terranno presso la sala convegni de ‘La Vida’. Il 15 febbraio si parlerà di ‘Idee per la diversificazione economica delle zone di pesca, le attività in porto’, il 22 febbraio si discuterà di ‘Sicurezza sul lavoro e nuove normative per il settore’. A marzo, precisamente il giorno 8 ed il 15, si affronteranno due temi: ‘Idee per la diversificazione economica delle zone di pesca, le attività in barca’ e ‘Opportunità ed incentivi per le zone di pesca’.

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