È attesa a giorni la relazione dei tecnici dello studio Suliani di Campobasso sullo stato dei due maggiori viadotti di Termoli città, vale a dire i ponti “Santa Maria” e ‘Molinello’ su via Corsica. Uno studio che dovrà dire chiaramente di che interventi necessitano i due viadotti: se una importante manutenzione, come appare probabile, o se addirittura sono da considerare pericolosi e quindi da abbattere, anche se al momento sembra lo scenario più improbabile.
Quello portato avanti da alcune settimane dallo studio tecnico campobassano è uno studio richiesto espressamente dal Comune di Termoli all’indomani del crollo del ponte ‘Morandi’ a Genova e in seguito all’allarme creato anche dalle scosse di terremoto a cavallo di Ferragosto 2018. Per la verità già prima di quegli eventi, con una nota datata 3 agosto 2018, il dirigente comunale ai Lavori Pubblici Gianfranco Bove aveva scritto all’Anas per chiedere la documentazione tecnica dei viadotti ex-Anas posizionati su quella che era la statale 16. Ma la richiesta, per altro reiterata a ottobre dell’anno scorso, è rimasta per ora senza risposta.
Tuttavia il Comune è andato avanti e proprio nell’ottobre scorso ha invitato cinque ditte specializzate a fare un preventivo per l’esecuzione di rilievi geometrici sui due ponti che allo stato attuale hanno entrambi un certificato di idoneità statica rilasciato nel 2012 dal laboratorio Labotech di Pescara, dopo una verifica eseguita per conto del settore ai Lavori Pubblici del Comune di Termoli.
Tuttavia è evidente anche a occhio nudo che entrambi i viadotti presentano dei segni di deterioramento. Si vedono benissimo sui pilastri sotto il viadotto Molinello. Si vedono meno bene per via dell’area impervia sopra Rio vivo, ma forse sono anche più profondi quelli del Santa Maria. Sette anni fa non emersero danni strutturali. Adesso?
È quello che dovranno dire i rilievi effettuati con strumentazione topografica e Gps dello studio Suliani che, avendo presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, si è aggiudicata la gara per poco meno di 16mila euro. La risposta dovrebbe arrivare negli uffici comunali fra fine gennaio e inizio febbraio. Da lì il Comune deciderà come muoversi.
Rimane ferma infatti l’idea di chiedere la collaborazione di esperti accademici, dell’Università del Molise o di quella di Napoli, per decidere con attenzione le procedure da seguire. Perché è chiaro che un intervento serve e rinviarlo significa esporre i ponti, e soprattutto chi ci transita tutti i giorni, a dei rischi. Appare difficile, per quelle che sono le conoscenze attuali, che possa esserci un rischio abbattimento e sembra ipotizzabile un restauro conservativo, ma nulla si può escludere. La manutenzione serve, ma costa. Quando si saprà che tipo di intervento occorre, andranno anche cercati i finanziamenti necessari.
Al momento il Comune di Termoli ha inserito la ‘riqualificazione dell’intradosso impalcato dei viadotti di via Corsica‘ nel piano triennale delle opere pubbliche. La previsione quindi è quella di una sistemazione complessiva e i fondi messi a bilancio sono 800mila euro: 300mila per il 2019 e il restante mezzo milione per il 2020.
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