Campobasso

Antisismiche, dotate di palestre e servizi: tre scuole mettono piede nella modernità

Presentati i progetti dei nuovi poli scolastici a Vazzieri, Cep e in via Crispi: i cantieri apriranno alla fine del 2019 e dovrebbero essere chiusi fra dieci anni. Il sindaco: "Per Campobasso si apre una fase storica". Intanto fra pochi giorni partiranno i lavori per la nuova scuola di Mascione e nell'asilo di via Jezza.

I cantieri apriranno a fine anno “considerando la pausa elettorale”. Ma “in dieci anni contiamo di dare alla città tre scuole innovative“. Ecco il cronoprogramma che il sindaco di Campobasso Antonio Battista nell’incontro per presentare i progetti elaborati da tre studi campobassani per altrettanti poli scolastici. Tutti antisismici, secondo le nuove e più rigide normative di legge.

Saranno costruiti a Vazzieri, al Cep e in via Crispi, al servizio dei quartieri più grandi. E soprattutto finalmente dotati di servizi che a volte si danno per scontato: nel capoluogo del Molise ci sono istituti che non hanno nemmeno la palestra oppure hanno aule umide e fredde. 

Per Campobasso si apre una fase storica”, scandisce ancora il primo cittadino che in questi anni ha dovuto gestire una vera e propria emergenza. Edifici chiusi, trasferimenti, classi costrette ai doppi turni. Disagi per i piccoli studenti, genitori inviperiti. Un periodo nero per l’amministrazione di palazzo San Giorgio. Ma solo per un soffio il corposo finanziamento da 11 milioni di euro assegnato dal Cipe non è andato in fumo.

Niro, Battista e Toma

“E’ stato un miracolo, bisogna ringraziare l’importante intervento del presidente Donato Toma al Ministero”, puntualizza l’assessore regionale ai Lavori pubblici Vincenzo Niro, presente assieme al governatore alla conferenza stampa di questa mattina, 29 gennaio, a cui erano presenti anche i dirigenti scolastici e alcuni esponenti della giunta comunale. “Gli 11 milioni erano fermi dal 2001, prima che facessi l’assessore in questo Comune”, scandisce il capo del governo regionale, ex assessore al bilancio nella giunta di Bartolomeo, che ha preceduto quella targata Battista. “In sei-sette mesi siamo riusciti a riprogrammare i finanziamenti e ad accelerare le procedure”, dichiara ancora Toma che preannuncia imminenti novità pure a Selvapiana, “per l’ente fiera e il campo sportivo”.

dirigenti scuole Campobasso

Dopo aver corso il rischio di perdere il corposo finanziamento da 11 milioni di euro assegnati dal Cipe, a cui si sono aggiunti 5 milioni del Comune, le scuole di Campobasso inizieranno a mettere un piede nella modernità.

Una delle novità riguarda la Don Milani di via Leopardi, costruita tra la fine degli anni Settanta e gli inizi degli anni Ottanta. A novembre 2016 è stata chiusa per motivi di sicurezza. Il ‘corpo A’ cambierà volto. Nell’edificio saranno realizzate 14 aule che si aggiungeranno alle 16 già esistenti nel corpo B, attualmente utilizzato per l’attività didattica dopo un intervento di adeguamento sismico costato circa 400mila euro. In via Leopardi saranno realizzati anche la mensa, la palestra (attualmente manca) e un campo polivalente. Materiali innovativi, sostenibili dal punto di vista ambientale ed efficienti dal punto di vista energetico.

Abbiamo ricucito l’area del complesso scolastico con il parco posto al livello superiore e abbiamo riorganizzato l’ingresso creando uno spazio verde ed accogliente”, spiega l’architetto Iosue quando illustra il progetto. “Abbiamo avuto una difficoltà nella progettazione: l’edificio nuovo andava integrato col vecchio”.

Nel progetto rientra anche l’istituto comprensivo Petrone: al posto del campo polivalente sarà realizzata una palestra e saranno riconfigurati gli spazi che prima ospitavano la bibliomediateca, trasferita agli inizi del nuovo anno nell’ex ‘Enrico D’Ovidio’ di via Roma.

“La realizzazione della nuova palestra – sottolinea ancora Iosue – diventa lo spunto per una riconfigurazione delle funzioni previste negli anni ’80”. Nel progetto “si ridà centralità a  uno spazio relegato a semplice retro della scuola. L’area diventa espansione naturale del parco di Viale Manzoni fino al nuovo ingresso della scuola” e “si ricongiungerà alle campagne dell’Istituto agrario”. Probabilmente deve essere pure sfumata l’ipotesi di accordo tra il Comune e i terreni di proprietà della scuola guidata dalla preside Rossella Gianfagna perchè non ci sarà nessun ampliamento della ‘Petrone’.  “Non abbiamo occupato altro suolo”, conferma Battista.

progettisti scuole innovative

Circa 15mila metriquadrati di superficie per la nuova scuola del quartiere Cep (nella foto, ndr). L’edificio, che ospiterà l’asilo e le medie, sarà costruito nella zona di via Altobello, nei terreni inseriti nell’accordo di programma quadro ‘San Giovannello’. Nel progetto illustrato dagli architetti Nicola Guglielmi e Vincenzo Presutti “si parte dall’idea dell’ingegnere Enrico Mandolesi che nel 1961 progettò il Cep” e quindi pur essendo moderno sarà compatibile con il contesto di un quartiere che ha una precisa identità. Il plesso avrà un auditorium per le attività scolastiche ed extrascolastiche, un palazzetto dello sport in cui “sarà possibile anche ospitare partite di serie A di calcio a 5” e realizzato in materiali innovativi come il policarbonato retroilluminato.

Altra novità: “La produzione di energia elettrica direttamente nel sito grazie all’impianto fotovoltaico. In più, ci sarà un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria”.

Infine sorgerà un nuovo plesso al posto dell’attuale asilo di via Crispi. Ad occuparsi del progetto l’architetto Antonio Gianfelice e l’ingegnere Maurizio Monaco. Anche in questo caso, l’istituto, che sarà molto moderno, è stato ripensato dal punto di vista degli spazi: centrale il cosiddetto ‘civic center’ posto all’ingresso dell’edificio che sarà in grado di ospitare le attività degli studenti.

Aule disposte poi in modo tale da ricevere un ottimo soleggiamento d’inverno, ma senza essere troppo ‘calde’ d’estate. Infine, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, la vista panoramica sulla città. Le diciassette aule ospiteranno la primaria ‘Nina Guerrizio’, attualmente ospitata nel vicino stabile di via Berlinguer. Di più: in via Crispi si assisterà ad una sorta di ‘valzer’ delle classi. Perchè quando sarà costruita anche la scuola finanziata con i fondi Inail (per intenderci, quella davanti al negozio Acqua e Sapone) torneranno ‘a casa’ gli alunni attualmente ospitati in via Sant’Antonio dei Lazzari. Mentre i piccoli che attualmente frequentano l’asilo di via Crispi andranno a lezione in via Sant’Antonio dei Lazzari.

Non è l’unica novità per l’edilizia scolastica cittadina. “I primi giorni di febbraio inizieranno i lavori per il nuovo plesso di Mascione, poi lavoreremo sull’asilo di via Jezza ma non (e questo lo dico per tranquillizzare le famiglie) perchè non sia sicuro – la puntualizzazione del primo cittadino – ma perchè dobbiamo svecchiare il patrimonio edilizio scolastico cittadino. Infine, saremo attenzione al plesso di piazza della Repubblica”. La geografia scolastica cittadina è destinata a cambiare parecchio nei prossimi anni.

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