Lavoro

Reddito di cittadinanza, M5S esulta: “Ora anche il Molise può ripartire”

Tutti i dettagli di una misura che, sottolineano i pentastellati, "combatte la povertà perché finalmente lo Stato si impegna a dare una mano a chi non trova lavoro".

I rappresentanti molisani del Movimento 5 Stelle ne sono sicuri: “E’ una misura che ridà dignità a milioni di italiani” e che “consentirà al Molise di ripartire”.

I pentastellati esultano dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto per il reddito di cittadinanza, strumento che “combatte in maniera strutturata la povertà perché finalmente lo Stato si impegna a dare una mano a chi non trova lavoro. Ciò che tutti definivano impossibile, irrealizzabile, utopico, folle, è diventato realtà”.

Poi spiegano nel dettaglio cosa prevede la misura di reinserimento nel mondo del lavoro che serve ad integrare i redditi familiari. M5S inizia a definire gli obiettivi. Ne sono tre: migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro; aumentare l’occupazione; contrastare la povertà e le disuguaglianze.

Intanto, anche se non ci sono ancora dati certi sui beneficiari in Molise, i pentastellati forniscono una prima stima: “Riguarda chi si trova al sotto della soglia di povertà assoluta, ossia circa 5 milioni di persone. Il 47% dei beneficiari sarà al Centro-Nord e il 53% al Sud e isole”.

 

gruppo M5S regionale

Per accedere al reddito di cittadinanza bisognerà avere alcuni requisiti fondamentali: essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa; un Isee inferiore a 9.360 euro annui; un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui; patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili.

Il provvedimento inoltre riguarda anche 255.000 nuclei familiari con disabili.

Chi ne ha diritto? Ecco alcuni esempi: una persona che vive da sola avrà fino a 780 al mese: fino a 500 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).

Oppure una famiglia composta da due adulti, un figlio maggiorenne e un figlio minorenne percepirà fino a 1.280 euro al mese: fino a 1.000 euro mensili come integrazione al reddito più 280 euro al mese di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).

Invece se il nucleo è composto da due adulti, un figlio maggiorenne e due figli minorenni avrà fino a 1.330 euro al mese: fino a 1.050 euro come integrazione al reddito più 280 euro di contributo per l’affitto (oppure 150 euro di contributo per il mutuo).

Il reddito di cittadinanza dura 18 mesi. Entro i primi 12 mesi, la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km – 100 minuti di viaggio.
Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 chilometri e se anche questa viene rifiutata, la terza offerta potrà arrivare da tutta Italia. Dopo il primo anno, anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 chilometri, mentre la terza potrà arrivare da tutto il territorio nazionale.

Dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale.
Per le famiglie con persone con disabilità, le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.

Il reddito di cittadinanza si può richiedere alle Poste italiane sia direttamente all’ufficio postale che in via telematica, oppure al Caf.
L’Inps verifica se si è in possesso dei requisiti.
Poi verrà erogato attraverso una normalissima prepagata di Poste Italiane. Dopo l’accettazione, il beneficiario verrà contattato dai Centri per l’impiego per individuare il percorso di formazione o di reinserimento lavorativo da attuare.

Ci sono paletti e sanzioni da rispettare. Infatti viene escluso dalla misura chi non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione; non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni o rifiuta la terza offerta. Rischia anche chi non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo.

Invece chi fornisce dati falsi rischia da 2 a 6 anni di carcere.

Sono previsti incentivi per le imprese che assumono i beneficiari del reddito di cittadinanza e per agevolare l’imprenditorialità.
Le imprese potranno ottenere un incentivo pari alla differenza tra 18 mensilità e il numero di mensilità già ricevute dal beneficiario.

Nel decreto viene introdotta anche la pensione di cittadinanza per i pensionati che vivono sotto la soglia di povertà.

In questo caso sarà necessario presentare un Isee familiare inferiore a 9.360 euro all’anno; un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 30 mila euro; patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro, 8.000 se si è in coppia.

In pratica, concludono da M5S, “si tratta di una misura strutturata, precisa e soprattutto concreta. Una base imprescindibile per far ripartire il Molise e l’Italia”.

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