L'operazione dei forestali

Carni sequestrate a Venafro, Coldiretti: “Rischi per i consumatori”

Stavano per essere vendute senza i necessari marchi a garanzia della macellazione. Le carni non sono finite sul mercato e non sono state acquistate dai consumatori grazie al sequestro effettuato dai Carabinieri Forestali della stazione di Venafro.

Una notizia che ha messo in allarme Coldiretti che torna a ribadire l’importanza della tracciabilità dei prodotti, a tutela della salute dei consumatori e del lavoro dei tanti produttori onesti, in questo caso allevatori, il cui impegno viene vanificato da chi non rispetta le regole a danno dell’intera filiera.

Una battaglia, questa della tracciabilità, che vede da sempre Coldiretti in prima linea a tutela sia dei consumatori, e quindi della salute pubblica, che dei produttori. “La legislazione in materia di macellazione – spiega Coldiretti Molise – prevede che il veterinario effettui l’analisi delle carni e delle interiora del capo macellato; se queste risultano sane il capo viene marchiato dell’autorità sanitaria competente, con un timbro recante il numero identificativo dello stabilimento di macellazione e la sigla del Paese UE in cui è stato macellato, e successivamente avviato alla vendita”.

“La mancanza della marchiatura di macellazione – spiega il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese –  impedisce di fatto l’identificazione sia della salubrità del capo sia della sua provenienza. Un gravissimo rischio questo per la salute dei consumatori”. Per questo, Coldiretti Molise invita sempre i consumatori a fare acquisti in maniera oculata, facendo attenzione alla provenienza dei prodotti e prediligendo quelli a km 0, come quelli in vendita all’Agrimercato di Campagna Amica a Campobasso, dove ogni giovedì e sabato è possibile acquistare, carne, pesce, salumi, ma anche ortofrutta, formaggi, olio, miele e tanto altro ancora, tutto rigorosamente a km 0.