Il pennello spezzato e la tavolozza imbrattata con il disegno di simboli fallici. Dopo nemmeno una settimana la statua in bronzo dedicata a Carlo Cappella, ai piedi di corso Nazionale a Termoli, è finita nel mirino dei vandali. Nella notte fra venerdì 7 e sabato 8 dicembre qualcuno ha infatti danneggiato il monumento, rompendo di netto il pennello che stava nella mano destra dell’immagine dell’artista e infangando con una volgare immagine la tavolozza.
L’episodio ha provato la reazione sdegnata del primo cittadino e la rabbia dei termolesi che tornano a chiedere le telecamere di sorveglianza, come per altro previste nel Patto della Sicurezza che però sta conoscendo incomprensibili ritardi.
“Ancora un atto vandalico contro la nostra città, contro il cuore dei cittadini. Distruggere e oltraggiare la statua di Carlo Cappella è l’ennesimo affronto al bene di tutti. Questa Amministrazione si sta impegnando con tutte le risorse possibili e le tre statue sono esempi di quanto Termoli possa essere grande ed orgogliosa di se stessa ma fino a quando ci saranno questi ominicchi e la cultura dei vigliacchi la nostra città purtroppo rimarrà al palo” è il primo commento di Angelo Sbrocca.
Lo stesso sindaco prosegue: “Siamo certi che la stragrande maggioranza dei termolesi non condivide quanto fatto da una sparuta minoranza di imbecilli e invitiamo tutti al controllo sociale, ad intervenire quando si assiste ad uno scempio simile. Gli atti vandalici non ci fermano, ma ci danno ancora più motivo per insistere, intensificare e approfondire i nostri sforzi, così come sarà per l’accertamento dei responsabili”.
La polemica però si accende, perché non c’è solo lo sdegno per un gesto inqualificabile e che meriterebbe pene severe. C’è anche l’amarezza per la mancanza di telecamere che potrebbero dare indicazioni chiare sugli autori e assicurarli alla giustizia.
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