Cronache

Polizia Postale e delle Comunicazioni: nel 2018 più reati informatici contro la persona

In aumento i casi di diffamazione, stalking e trattamento illecito di dati. Ad essere colpiti maggiormente dai reati contro la persona soprattutto donne ed adolescenti di età compresa tra i 14 ed i 17 anni. Nel 2018 sono stati monitorati più di 33mila siti nell’ambito delle indagini sulla pedopornografica online.

L’evoluzione della tecnologia e la diffusione sempre più capillare sul territorio e nelle case, influenza ogni azione del vivere quotidiano facendo aumentare i casi di reati informatici. In questo scenario opera la Polizia Postale e delle Comunicazioni che svolge non solo attività di investigazione, ma anche di prevenzione e di contrasto alla criminalità informatica in generale, con particolare attenzione ai reati di natura informatica. Il bilancio, tracciato a margine del 2018, risulta positivo sotto l’aspetto delle denunce e degli arresti, ma rappresenta anche un campanello d’allarme che evidenzia un aumento dei crimini informatici.

Anche il Molise è finito nel mirino dei controlli specifici effettuati dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Molise e dalla dipendente Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Isernia. Il controllo delle due province di Campobasso ed Isernia è stato possibile grazie a 380 servizi automontati con un controllo di 2mila 069 uffici postali. Il bilancio tracciato fa emergere 275 sanzioni amministrative per un totale di 14mila 303 euro.

Particolare attenzione è stata dedicata alle attività di contrasto alla pedopornografia online da cui emerge il trattamento di 3 casi, una perquisizione e la denuncia di 2 persone. Tante le segnalazioni ricevute: tra le 167 pervenute, sono stati monitorati 227 spazi virtuali di cui 53 con contenuti illeciti da cui sono scaturite 43 segnalazioni di inserimento nella black list.

A livello nazionale l’attività ha riguardato numerose sezioni, riportate qui di seguito.

PEDOPORNOGRAFIA ONLINE

L’anno si è chiuso con 43 arresti e 532 denunce, scaturite dal monitoraggio della rete su 33mila 086 siti internet di cui 2mila 182 inseriti nella black list. Tra le operazioni più significative ne spiccano quattro: ‘Ontario’, coordinata dal Centro Nazionale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni, che ha permesso l’esecuzione di 22 perquisizioni che hanno portato all’arresto di 4 persone e 18 denunce in stato di libertà; ‘Safe Friends’ che si conclude con 15 perquisizioni, 2 arresto e 13 denunce; ‘Good Fellas’ con indagini svolte sotto copertura conclusasi con 14 perquisizioni, l’arresto di 4 e la denuncia in stato di libertà di 10 indagati; ‘Showcase’ ha permesso l’esecuzione di 15 perquisizioni, 14 denunce e l’arresto di un indagato. Le indagini relative al fenomeno dell’adescamento di minori online hanno portato all’arresto di 3 persone e alla denuncia di 136 indagati.

REATI INFORMATICI CONTRO LA PERSONA

In sensibile aumento i casi di ricatto online con 940 casi trattati durante l’anno con 20 denunce e 2 arresti in tutta Italia. In numero sempre crescente anche le estorsioni a sfondo sessuale, lo stalking, le molestie sui social network, le minacce ed il trattamento illecito di dati personali con 955 persone denunciate ed 8 arresti. In costante aumento anche le diffamazioni on line, soprattutto ai danni di persone che ricoprono incarichi istituzionali o che sono note. In questo ambito, nel 2018, sono state denunciate 685 persone.

Ad essere colpiti da questi reati sono soprattutto le donne, con il cosiddetto fenomeno dello stupro virtuale, che avviene tramite lo scambio su gruppi chiusi composti da sole persone di sesso maschile, di foto ricercate sui social o copiate da whatsapp di donne ignare che diventano oggetto di sfogo, fantasie violente o comportamenti aggressivi. Anche gli adolescenti, di età compresa tra i 14 ed i 17 anni, finiscono nel mirino dei reati contro la persona, passando da 104 casi registrati nel 2016, a 177 nel 2017 per finire con 202 nel 2018.

INCITAMENTO ALL’ODIO

Di particolare rilievo sono le attività condotte nel contrasto di reati di incitamento all’odio, per il contrasto dell’hate speech online che ha portato al monitoraggio di oltre 5mila spazi virtuali per condotte discriminatorie di genere, antisemite, xenofobe e di estrema destra.

TRUFFE ONLINE E FRODE ASSICURATIVA

In costante crescita, nel 2018 hanno portato alla denuncia di 3mila 355 persone, all’arresto di 39 ed al sequestro di 22mila spazi virtuali con oltre 160mila segnalazioni di truffe o tentativi di truffe. Nel mirino della Polizia Postale e delle Comunicazioni sono finite anche le frodi alle assicurazioni: una tipologia di truffa commessa attraverso la commercializzazione di polizze assicurative mediante portali o pagine web di note compagnie del settore, che promettono polizze assicurative temporanee false.

ATTACCHI INFORMATICI

In questo settore la Polizia Postale e delle Comunicazioni ha operato in strettissimo contatto con altri organi di Polizia e di Intelligence, a livello nazionale ed internazionale. La Sala Operativa del Centro ha gestito 442 attacchi informatici nei confronti di servizi internet relativi a siti istituzionali e infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale e 97 richieste di cooperazione nell’ambito del circuito “High Tech Crime Emergency”. Tra le attività investigative condotte, in tale ambito, si segnalano 68 indagini avviate nel 2018 per un complessivo di 15 persone deferite in stato di arresto ovvero in stato di libertà. Nel corso della perquisizione sono stati sequestrati computer e supporti informatici utilizzati per portare a compimento l’attività illecita.

FINANCIAL CYBERCRIME

Grazie ad una collaborazione fattiva a livello internazionale, è stato possibile recuperare 9 milioni di euro dei circa 39milioni individuati per le frodi. L’operazione ha consentito sul territorio nazionale di identificare 101 money mules di cui ben 50 tratti in arresto e 13 denunciati in stato di libertà. Le transazioni fraudolente sono state 320, per un totale di circa 34 milioni di euro, di cui 20 milioni di euro sono stati bloccati e/o recuperati grazie alla piattaforma per la condivisione delle informazioni denominata “OF2CEN”, realizzata appositamente al fine di prevenire e contrastare le aggressioni al sistema economico finanziario.

Anche in ambito nazionale il settore per il contrasto al Financial Cyber Crime ha prodotto notevoli risultati operativi ed in particolare nel marzo dell’anno in riferimento è stata condotta un’articolata operazione di Polizia giudiziaria denominata ‘Bruno’ condotta dalla Specialità in collaborazione con le Autorità rumene, che ha consentito di denunciare complessivamente 133 soggetti, 14 sottoposti a ordinanza di custodia cautelare 3 dei quali in territorio rumeno, per associazione a delinquere transnazionale dedita ad attacchi e frodi informatiche su larga scala e riciclaggio.

HOME BANKING

Due le operazioni più significative nell’ambito della prevenzione degli attacchi ai sistemi di home banking: ‘Sim Swap’, tecnica che prevede la sostituzione, attraverso dealers compiacenti, delle sim telefoniche attraverso le quali giungono ai titolari dei conti attaccati le OTP (one time password) per effettuare le disposizioni di trasferimento di denaro, ha portato a 14 ordinanze di custodia cautelare; ‘Travellers’ si è conclusa con 6 ordinanze di custodia cautelare.

CYBER TERRORISMO

L’attività, funzionale a contrastare il proselitismo e prevenire fenomeni di radicalizzazione, ha portato a monitorare circa 36mila spazi web e alla rimozione di diversi contenuti, circa 250. Nel corso di tale attività di monitoraggio, si è inoltre riscontrato un effettivo incremento dell’azione da parte dei maggiori fornitori di servizi Internet (Facebook, Google, Twitter, etc.) volta alla rimozione di contenuti illeciti presenti sulle proprie piattaforme, grazie anche alla richiesta di maggiore collaborazione elaborata in numerose sedi istituzionali nell’ambito di progetti internazionali (es. EU Internet Forum), ai quali ha preso parte la Specialità.

Due significativi risultati investigativi: il primo risultato investigativo, Operazione Ansar, ha portato all’individuazione di un minore di origine algerina, ma nato in Italia, che attraverso il canale Telegram istigava altri utenti al terrorismo. Il canale, frequentato da circa 200 utenti, è considerato uno dei veicoli della narrativa dell’IS. La seconda operazione ‘Lupi del deserto’ ha permesso l’arresto di un cittadino egiziano di 22 anni, irregolare sul territorio, per associazione con finalità di terrorismo internazionale e istigazione e apologia per delitti di terrorismo. Nei loro confronti il Ministro dell’Interno ha emesso un decreto di espulsione dal territorio italiano.

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