Termoli

Note di Natale a Pantano Basso: rappresentazione dei bambini per riscoprire il valore della settimana Santa

Auguri in musica e canti di Natale scaldano i cuori di grandi e piccini. Come ogni anno, infatti, la scuola dell’infanzia di Pantano Basso si ritrova insieme per vivere un momento speciale che vede protagonisti i piccoli alunni di età compresa tra i 3 ed i 5 anni. Anche quest’anno è stato dedicato ampio spazio alla rappresentazione della natalità messa in scena proprio dai giovanissimi studenti, alla presenza del preside Rocco Annibale e delle docenti Marilena Cappella, Tonia Aloia, Sara Cannavino, Giovanna Di Tommaso, Maria Teresa Pasquale, Antonina Masciotta, dei collaboratori Franca e Ferdinando, Lucia all’impianto luci e suoni, Stefano al pianoforte e di Don Gabriele che ha ospitato la rappresentazione assieme alla piccola Siria che ogni anno aiuta nelle operazioni di allestimento del concerto.

Proprio a proposito di bambini, il Natale è la festa a loro più cara, non solo per i regali ma per la magia che porta con sé. “Abbiamo cercato di far capire loro che esistono tanti regali ma quello più bello è un segreto – affermano le insegnanti – Lo scoprirete insieme a noi, perché Natale non è la festa dei buoni sentimenti ma è la festa dell’uomo che viene salvato da un Dio bambino”.

Protagonisti di questo racconto saranno gli angeli, indaffarati nei preparativi per l’attesa della nascita di Gesù. Per gli adulti sentir cantare i bambini non può che richiamare i presenti ai cori degli angeli che quella notte svegliarono i pastori e consolarono le nostre paure, Lui è nato anche per noi. Come ogni Natale che si rispetti non può mancare il culto del presepe: ci sarà un canto particolare che lo ricorderà e, come una volta le preziose statuite della natalità venivano avvolte nella carte di giornale per proteggerle ed evitare che si rompessero, così la partecipazione tutti assieme crea un momento semplice e gioioso che protegge bambini e genitori.

Seguendo ciò che diceva l’artista Vignazia a proposito delle statuine del presepe, è chiaro che quei simboli sono rappresentati proprio da noi che attendiamo la speranza con il canto intitolato ‘Mo’, che indica il momento che è adesso. “I bambini sono il nostro futuro e dobbiamo fare tutto il possibile affinché il mondo in cui si troveranno a vivere sia migliore del nostro – continuano le insegnanti – Possiamo iniziare da qui”.

 

commenta