Sanità

L’era del Generale commissario inizia male. Fra Toma e M5S è guerra aperta: “Nessuno sconto”

Parole dure del governatore dopo la nomina di Angelo Giustini a commissario della sanità del Molise. I pentastellati chiedono collaborazione ma attaccano: "Frasi sguaiate verso la Ministra Grillo"

“Nessuno sconto e massima attenzione“, dice il governatore. “Attacchi sguaiati” replicano i pentastellati. In mezzo una nomina del commissario alla Sanità, attesa per tanto, troppo tempo. Perché si tratta di un personaggio chiamato a prendere subito delle decisioni importanti. A cominciare dalla richiesta di deroga per tenere aperto il reparto di Ostetricia di Termoli.

Ma è solo una delle tante spine che attendono Angelo Giustini, 65enne generale della Guardia di Finanza chiamato a risollevare la sanità molisana, dopo dieci anni di commissariamenti che ne hanno fiaccato l’efficienza e ridotto solo in parte gli sprechi. Di lui si sa ancora pochissimo, a parte che è laureato in Medicina e Chirurgia, insegna all’Università di Tor Vergata a Roma e che i giornali finora si erano occupati di lui solo per via dell’inchiesta firma dall’Espresso sulla sanità lombarda e gli intrecci fra imprenditori e politici nel febbraio di quest’anno. Il nome di Giustini compare in quelle carte, tuttavia molto marginalmente e senza alcuna responsabilità da quanto emerge.

Da oggi il suo sarà un nome che i molisani sono chiamati a imparare e conoscere. Ma va detto, la sua nomina non arriva sotto una buona stella, non fosse altro che la decisione del governo ha scatenato l’ira del presidente Toma, che ora assicura fermezza e decisione. Insomma Giustini è atteso al varco, mentre i Cinque Stelle da un lato chiedono collaborazione ma dall’altro continuano a criticare il governatore.

È un Donato Toma duro e molto poco accondiscendente quello che commenta la nomina di Angelo Giustini a commissario e Ida Grossi a subcommissario alla Sanità del Molise. “Il Governo ci ha messo sei mesi per scegliere il commissario alla sanità in Molise. Ieri sera sono stato accolto in Consiglio dei ministri con molta cordialità, ma ho difeso la nostra terra con forza: ho ribadito e fatto mettere a verbale la mia contrarietà ad una nomina esterna e le lungaggini inaccettabili dei tempi. Inoltre, nel decreto di nomina del commissario non emerge alcuna motivazione di merito riguardante le ragioni della scelta: si è trattato, dunque, di un atto prettamente politico di esercizio del potere da parte di chi ce l’ha, che ha scavalcato la volontà del Consiglio e della Giunta regionale, nonché della Conferenza delle regioni, che si erano espressi a favore della nomina del presidente”.

toma donato

Toma ribadisce la fermezza del governo regionale nel prossimo futuro. “A differenza del ministro Grillo, i ministri della Lega, nell’ultimo periodo, sono stati più attenti alle nostre richieste e hanno accompagnato la scelta – che, ribadisco, contestiamo – di una figura di alto livello. Alla quale, con profondo senso istituzionale e nell’interesse esclusivo del diritto alla salute dei molisani, auguro buon lavoro. Ma, sia chiaro, da oggi sappiamo esattamente di chi saranno responsabilità ed errori. Nessuno sconto e massima attenzione. I molisani prima di tutto”.

Totalmente diverso, e non potrebbe essere altrimenti, il clima in casa M5S. “Il MoVimento 5 Stelle augura buon lavoro al Commissario ad acta della Sanità del Molise Angelo Giustini, e al subcommissario Ida Grossi. Questo è il momento di mettersi, al lavoro, di passare ai fatti, perché soltanto con il lavoro e con i risultati potremo dire di non aver atteso questi mesi invano.

La struttura commissariale è formata da figure di spessore, di garanzia, di rigore come è normale che sia visto il caos in cui versa il sistema sanitario regionale, un sistema che è alle prese con difficoltà di bilancio e che non riesce a garantire ai cittadini il livello di servizi sanitari previsto per legge.

Il Molise ha il dovere di rispondere alle esigenze dei molisani e ottemperare a quanto richiesto dal Tavolo tecnico ministeriale e a cui nessuno dei commissari governatori ha mai saputo rispondere: rapporti con erogatori privati, quindi interventi su liste d’attesa e pagamento dei fornitori, integrazione Ospedale Cardarelli-Fondazione Giovanni Paolo II, rete delle emergenze-urgenze e gestione delle patologie tempo dipendenti”.

m5s regione

I pentastellati tendono la mano al presidente pur bacchettandolo nuovamente, in una sorta di duello politico che non accenna a fermarsi. “Ma questo è il momento di lavorare insieme, tutti: struttura commissariale, istituzioni, dirigenti sanitari, rappresentanti politici e cittadini la cui sacrosanta richiesta di servizi sul proprio territorio non deve scadere nella lotta di campanile. Ci aspettiamo anche la collaborazione vera da parte del presidente della Regione Donato Toma. Capiamo bene la sua frustrazione per aver mancato una nomina che, forse, al momento dell’elezione dava per scontata; non capiamo, invece, il suo attacco sguaiato al Ministro della Salute. Giulia Grillo non ha mai offeso i molisani, semmai ha deciso di tutelarli sottraendo la materia sanitaria alla politica che negli ultimi anni l’ha distrutta. La Sanità ha bisogno di tempo e competenze specifiche che Toma non può garantire, anche viste le condizioni in cui versa il Molise”.

Nella nota firmata in blocco dal MoVimento 5 Stelle del Molise viene ribadito “quanto già annunciato nei giorni scorsi: ci impegneremo ad avere un dialogo costante con commissario e subcommissario e, soprattutto, vigileremo sul loro operato in piena sinergia con il Ministero della Salute. Come detto anche dal Ministro Grillo l’azione commissariale sarà vagliata ogni semestre, quindi attendiamo risultati concreti già nei prossimi mesi.

La vera sfida che attende la nostra regione in sanità è la definizione del nuovo Piano operativo sanitario 2019-2021, un programma organico che rimetta al centro la sanità pubblica e che garantisca le migliori cure possibili.

La sanità molisana ha la possibilità di ripartire. Una ripartenza basata sui concetti citati dal Ministro Grillo: competenza, trasparenza e legalità”.

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