Termoli

La Diocesi ha due nuovi presbiteri, messa solenne in Cattedrale per la cerimonia di ordinazione fotogallery

Cerimonia di ordinazione nella Diocesi di Termoli-Larino per due presbiteri. Mercoledì 5 dicembre – giorno dedicato alla memoria liturgica di San Basso – Agostino Di Fazio e Claudio Cianfaglioni sono stati ordinati presbiteri per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo della Diocesi di Termoli-Larino, monsignor Gianfranco De Luca.

Alla messa solenne celebrata nella Cattedrale di Santa Maria della Purificazione a Termoli hanno preso parte il Presbiterio diocesano, il Rettore dell’Almo Collegio Capranica di Roma, monsignor Ermenegildo Manicardi con un gruppo di alunni e il Copresidente del Movimento dei Focolari – Opera di Maria, Jesús Morán.

Proprio nel contesto della realtà fondata da Chiara Lubich è nata la vocazione dei due nuovi sacerdoti. Don Agostino, 64 anni originario di Paternò (Catania), ne è membro consacrato e, pur se incardinato al Presbiterio della Diocesi di Termoli-Larino, svolgerà il suo ministero all’interno del Movimento stesso. Don Claudio, 36 anni originario di Marino (Roma), dopo gli anni di formazione svolti presso l’Almo Collegio Capranica, svolgerà il suo ministero come sacerdote nel territorio della  Diocesi.

La Santa messa con liturgia di ordinazione è stata animata dal Coro diocesano diretto dal maestro Paolo Tarantino.

 

Nei passaggi dell’omelia, il vescovo De Luca ha indicato nella Vergine Maria il modello del sacerdozio di Agostino e Claudio: “La vostra vita ha a che fare con l’Opera di Maria nel generarvi come ‘altri Gesù’ con la missione di testimoniare il suo amore per l’umanità accompagnando ogni fratello e ogni sorella attraverso un’azione pastorale che rinnova anche la maternità della Chiesa universale. Non bisogna mai perdere di vista questa dimensione materna di generare e accompagnare lasciandosi guidare dalla Parola di Dio. Questo aspetto custodisce l’essenza della missione di Gesù per l’umanità ferita che ha bisogno della sua compassione che poi diventa condivisione e comunione di vita nell’Eucaristia. Affido a Maria il vostro ministero con l’augurio che possiate essere un riferimento per quanti incontrerete lungo il vostro cammino facendoli sentire sempre amati”.

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