La denuncia

Violenza sulle donne, carenze e disservizi: pochi sportelli attivi e personale poco qualificato

Forte denuncia di Mariagrazia La Selva, presidente di Liberaluna Onlus, prima associazione nata subito dopo la stesura della legge regionale del 10 ottobre 2013 “Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere”.

A che punto è la rete antiviolenza in Molise? Funziona o no? In realtà il sistema per aiutare le donne che subiscono abusi e maltrattamenti è piena di ‘buchi’. Carenze, disservizi. Insomma, non sarebbe offerto un servizio adeguato.

E’ destinata a fare rumore la presa di posizione di Mariagrazia La Selva, presidente di Liberaluna Onlus, prima associazione nata subito dopo la stesura della legge regionale del 10 ottobre 2013 “Misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, membro della commissione di parità e pari opportunità (che ancora non si è insediata). La Selva è stata premiata pure dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come cavaliere del lavoro.

“Auspico che nel nostro territorio il contrasto alla violenza sulle donne non sia esclusivamente demandato agli ambiti sociali territoriali, affrontando il fenomeno solo con un mero approccio assistenzialistico”, la sua prima riflessione. A detta della presidente di Liberaluna, spesso Comuni e ambiti sociali non riescono a soddisfare le richieste delle donne che si rivolgono ai vari sportelli: “In alcuni casi si registra la non sufficiente e idonea presa in carico di molte donne vittime di violenza che si sono rivolte agli sportelli di Liberaluna lamentando di non aver ricevuto un supporto soddisfacente e specifico, vista la carenza di personale adeguatamente specializzato. A questa criticità – denuncia in maniera netta – aggiungerei che purtroppo non si riesce con la rete antiviolenza della Regione Molise a raggiungere tutti i comuni per mancanza di sportelli attivi, come si era previsto, creando alle donne vittime il disagio di doversi spostare anche lontano dal proprio comune per seguire un percorso di rinascita. A questa carenza attuale stanno cercando di fare fronte gli sportelli dell’associazione Liberaluna Onlus, che stanno seguendo donne, gratuitamente, presso alcuni comuni”.

Quindi, “al di là delle belle parole espresse in occasione della giornata del 25 novembre”, per La Selva è necessario “aumentare i monitoraggi e i controlli che possano rendere limpide le azioni e quindi accertabili le affermazioni che vengono fatte in merito a questo fenomeno. Pertanto, rappresentando le donne che da tempo seguiamo e le tante altre che sostengono le azioni di contrasto a questo fenomeno, attendo che venga convocato al più presto il Tavolo regionale che rappresenta la Rete Antiviolenza territoriale di contrasto al fenomeno della violenza sulle donne per confrontarsi in relazione alle azioni programmatiche e sulle eventuali criticità rilevate dagli altri soggetti della rete”.

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