Campobasso

Sfidano pioggia e freddo per accaparrarsi l’abbonamento alla stagione teatrale del Savoia: file al botteghino dalle 7 del mattino

Da questa mattina il botteghino del teatro Savoia è aperto per l'acquisto degli abbonamenti alla stagione. Lunghe file dalle prime ore del mattino a testimoniare la "fame" di cultura nel capoluogo.

C’è chi è in fila da questa mattina alle 7, altri che hanno addirittura dovuto prendere una mezza giornata libera da lavoro. “E persino chi ha fatto anche più di 7 abbonamenti contemporaneamente impedendo ad altri di trovare il posto che preferivano”.

Le code sono interminabili in piazza Prefettura nella mattina del 7 novembre e non certo per accaparrarsi il biglietto per il concerto di qualche rockstar internazionale. Da oggi, infatti, è iniziata la corsa per abbonarsi alla stagione teatrale del Savoia. Otto spettacoli con attori di fama nazionale come Leo Gullotta, Carlo Buccirosso, Giulio Scarpati e Valeria Solarino che sono i nomi di punta del cartellone organizzato dalla fondazione Molise Cultura e finanziato dalla Regione Molise.

Un cartellone che evidentemente deve aver fatto gola ai tanti in campobassani che questa mattina si sono messi pazientemente in attesa per comprare l’abbonamento stagionale. Molti sono arrivati di buon ora, anche tre ore prima dell’apertura del botteghino che si trova poco distante dal teatro. Porte aperte dalle 10 mentre all’esterno c’era già una lunga fila in cui si borbottava per il freddo e la pioggia che hanno reso ancora più disagevole l’attesa.

Molti non hanno nascosto un po’ di malumore anche perché c’è la possibilità di fare l’abbonamento online ma solo a partire da domani. E quindi bisognerà accontentarsi dei pochi posti rimasti. Insomma, una agevolazione che non soddisfa pienamente le tante richieste degli amanti del teatro.

Non è la prima volta che davanti al botteghino del Teatro Savoia si verificano simili situazioni. La capienza del Savoia è evidentemente un limite per i campobassani che hanno ‘fame’ di cultura e non vogliono perdersi la stagione teatrale in quello che è ,senza dubbio, una tempio della cultura.

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