Giornata contro il femminicidio

Poesie, racconti, dialoghi teatrali: riflessioni antiviolenza in carcere

Emozioni, attraverso la storia, l’arte della scrittura e del teatro: la mattina di lunedì 26 novembre la celebrazione nella casa circondariale di Larino della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

L’evento “…Se questa è una Donna”, promosso dalla sede carceraria dell’IPSEOA “Federico di Svevia” in collaborazione con l’istituto di pena, si è aperto con l’intervento degli studenti detenuti che hanno letto i loro pensieri sul tema, dopo i saluti del dirigente scolastico Maria Chimisso e del direttore Rosa La Ginestra.

“La violenza è distruzione e la famiglia, la scuola hanno un ruolo fondamentale per inculcare il valore del rispetto”, il messaggio lanciato a inizio dell’evento. Gli alunni dell’IPSEOA hanno espresso i loro pensieri, in versi o in prosa, con riflessioni toccanti, lette pubblicamente nel corso del convegno.  

Tra le ospiti, la professoressa Virginia Notarpasquale in rappresentanza dell’associazione “Mai più sole, non una di meno”, che ha fatto un resoconto della mostra foto-documentaria “I fiori del male”, allestita nei locali annessi al palazzo vescovile di Termoli, sulle donne internate in epoca fascista nel manicomio di Sant’Antonio Abate, a Teramo.

Della rassegna conclusa con un bilancio più che positivo ha parlato anche la professoressa dell’IPSEOA Rosanna Radatti, alla quale ha fatto seguito la performance teatrale dell’attrice Sara Nanni, che ha recitato il dialogo interpretato da Paola Cortellesi e Claudio Santamaria insieme a un alunno della sede carceraria dell’Alberghiero, vestendo rispettivamente i panni di Valentina, una ragazza prima e poi donna che ha sempre creduto nell’amore e di Giorgio, fidanzato di Valentina prima e in seguito suo marito possessivo e manesco.

La docente di scrittura creativa e scrittrice Patrizia Angelozzi ha letto il suo racconto “Senza amore si muore”, premiato con riconoscimenti a livello nazionale. Nell’incontro, moderato dal professore dell’IPSEOA Giuseppe Marotta, sono stati numerosi i riferimenti letterari, grazie anche alla lettura di componimenti di Alda Merini, o di stralci del libro “Ferite a morte” di Serena Dandini. Tanti spunti, di grande intensità, per dire no alla violenza contro le donne.

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