Termoli

Nasce ‘La casa del popolo’ in difesa del territorio e che strizza l’occhio alle amministrative

È un territorio martoriato da anni di stantio politico quello descritto durante l’inaugurazione de ‘La casa del popolo’ di Termoli venerdì 9 ottobre nei locali di via XXIV maggio. Un luogo di aggregazione di tutti i termolesi che hanno a cuore la città, come ribadiscono Paolo Marinucci consigliere comunale di minoranza per ‘Libera’, affiancato da Marcella Stumpo della Fondazione Milani e No Tunnel, Antonello Manocchio di Rc e Luigi Vitulli, candidato di Potere al Popolo alla camera nella scorsa tornata elettiva.

Più che un partito politico, termine che non piace agli esponenti de ‘La casa del popolo’, ci troviamo di fronte al risultato di un incubatore di idee, un progetto che “va avanti da venti anni e che si richiama a valori e politiche delle sinistra radicale” ha esordito Vitulli che spiega perché questo spazio sia nato solo ora, a distanza di 6 mesi dalle elezioni amministrative ed europee: “Siamo stanchi di delegare le nostre lotte e le nostre conoscenza ad altre forze politiche che, una volta al potere, non ne tengono più conto”.

La sede, così come l’idea dietro al programma, è “aperta a chiunque voglia condividere un’immagine di città”, ha confermato Stumpo che richiama il filo rosso della sinistra italiana e lo innalza ad oggetto di “coraggio che i cittadini devono avere nel far sentire le proprie ragioni e nel rivendicare il rispetto dei beni comuni”.

Un nuovo spazio dunque, composto da persone che hanno “alle spalle anni di esperienze in politica, nelle associazioni, nel volontariato o nei sindacati – fa eco Manocchio – Con valori a cui la vera sinistra dovrebbe richiamarsi: anfascismo, antiliberista ed ambientalista”. E sì, perché per ‘La casa del Popolo’ l’attuale Pd che governa la città, “ha ideologie più di centro destra che altro e non dà voce alla cittadinanza, riservandosi la decisione sulla costruzione del tunnel”.

Proprio sul ‘buco’ si è espresso duramente Marinucci, rimarcando ancora una volta come la scelta non sia affidata al popolo ma rappresenti piuttosto una “battaglia ed uno scarica barile di colpe tra Regione e Comune. Vorrei dire alla Regione – ha aggiunto il consigliere di minoranza – Che non deve attendere le prossime amministrative per esprimersi. Chi deve farlo lo faccia ora, se ha a cuore la città”. Marinucci si rivolge poi ai cittadini invitandoli a ricordarsi “di chi oggi ha il potere decisionale e non fa nulla, ma verrà comunque a chiedere voti il prossimo anno”.

Sull’ipotesi amministrative, con la possibilità che ‘La casa del popolo’ concorra con un candidato sindaco, visti anche i tempi sospetti con cui sono usciti allo scoperto, c’è massimo riserbo e discrezione anche se gli indizi indicherebbero l’eventualità di ritrovarli nella prossima tornata elettorale: “Vedremo, con il tempo, dove arriveremo”, afferma ancora Manocchio a cui si aggiunge Vitulli che afferma: “Penso proprio che ci presenteremo, vedremo modi e tempi. Se ci rendiamo conto di non avere la forza possiamo anche non presentarci. Non accetteremo un ruolo di secondo piano e non faremo la ruota di scorta a nessuno”.

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