Termoli

Fratelli d’Italia provoca: “Cambiamo l’euro, torniamo sovrani”. E alle elezioni “uniti si vince”

Un convegno su “Un’Italia senza euro” nel quale i seguaci di Giorgia Meloni si confermano sovranisti. “Non chiediamo di uscire dalla moneta unica ma di ridiscuterla”. In vista delle urne una sola grande certezza: “Il centrodestra unito non si batte”

Euro sì, euro no. Adesso che i Cinque Stelle e la Lega sono al governo e non si possono permettere sparate contro la moneta unica, c’è Fratelli d’Italia a mettere in dubbio la permanenza dell’Italia nella zona euro. Con un convegno che “è un po’ una provocazione, questo è un argomento ostico” ammette il portavoce provinciale Costanzo Della Porta davanti alla platea di iscritti e simpatizzanti accorsi all’hotel Meridiano di Termoli.

L’onorevole Francesco Acquaroli, giunto dalle Marche, porta la sua esperienza di membro della commissione Finanze della Camera per precisare che il partito della Meloni vuole “la sovranità monetaria. Non siamo contro l’euro, ma va ridiscusso. Va analizzato se ha portato stabilità e benessere a tutti o se ha favorito alcuni e mandato in crisi altri”.

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Più tenebrosa la visione del saggista Cosimo Massaro, invitato per presentare i suoi libri che parlano di “signoraggio monetario”, uno dei quali si intitola “Attacco alla civiltà cristiana” e secondo l’autore “cerca di valorizzarla al massimo”. Davanti alle telecamere dichiara che “possiamo anche rimanere nell’euro, ma non deve essere una moneta debito come è ora. La Bce si comporta come uno Stato estero”.

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In sala tanti esponenti del centrodestra. Fedelissimi di Fdi come Quintino Pallante, Filoteo Di Sandro, Franco Baccari e Luciano Paduano. Ma anche papabili candidati delle prossime comunali termolesi quali Antonio Di Brino e Toni Spezzano. A un certo punto arriva anche Michele Marone, recentemente passato alla Lega.

A proposito di elezioni, Pallante allontana l’ipotesi che la Lega non faccia parte della coalizione di centrodestra. Lui e Della Porta la vedono alla medesima maniera. “Il centrodestra unito vince, quindi serve coesione e non fughe in avanti. Possiamo vincere sia a Termoli che a Campobasso”.

 

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