Il consiglio regionale

Toma contro tunnel e multipiano: “Fate il referendum, altrimenti l’opera non si fa”

Il presidente Toma esordisce in consiglio regionale per opporsi all'opera che rivoluzionerebbe il centro di Termoli. "Comune arrogante, bisogna far decidere i cittadini"

Il presidente della Regione Molise Donato Toma dice no al tunnel e al multipiano di Termoli. Un intervento netto, quasi urlato, per opporsi in maniera decisa al progetto da quasi venti milioni di euro. E con un richiamo “a tutto il consiglio e alle minoranze”. Toma chiede al Comune di Termoli di “fare il referendum e far decidere i termolesi. Se loro lo vogliono, si faccia l’opera, altrimenti no”.

È quanto comunicato questa mattina all’inizio del consiglio monotematico in Regione su “variante al PRG del Comune di Termoli, propedeutica alla realizzazione di un “sistema integrato per la viabilità e mobilità sostenibile”. Toma si è espresso in termini forti contro l’Amministrazione di Angelo Sbrocca.

“Combattere non è mai fallire, è sempre vincere, e anche le minoranze pensino oggi a come hanno ridotto i loro partiti”. Riferimento velato al Partito Democratico. “Mi esprimo a favore dell’opportunità che Termoli ha perso ma può ancora afferrare, quella degli strumenti referendari. Se non lo farà, sarà un buco nella coscienza storica dei termolesi. Se i termolesi esprimeranno il loro dissenso il buco non si fa, se i termolesi vogliono assumersi questa responsabilità, si faccia, ma fino a quando non valuterà questa possibilità, richiamo tutto il consiglio e le minoranze a una posizione di contrarietà a quel buco perché non si è colta l’opportunità referendaria”.

E ancora contro Sbrocca. “Siccome sono maggioranza, questa decisione così grave la prendo io? No, questa non è maggioranza, è arroganza. Va fatto il referendum, se non viene fatto, la posizione mia e di tutti è di essere contrari”.

Iniziati intanto gli interventi dei consiglieri regionali, dopo l’introduzione dell’esponente del M5S Valerio Fontana che ha ripercorso le fasi dell’iter e soprattutto dell’opposizione all’opera. La seduta monotematica odierna è stata infatti convocata su espressa richiesta dei sei consiglieri regionali pentastellati, vale a dire De Chirico, Greco, Fontana, Manzo, Nola e Primiani.

Primi a intervenire, fra gli applausi del pubblico presente dove ci sono molti esponenti del comitato “No Tunnel”, sono state le esponenti della Lega Aida Romagnuolo e Filomena Calenda ed entrambe hanno anticipato il loro voto contrario. “Sconvolgerà la parte più bella della città” ha detto Romagnuolo, che ha accusato la maggioranza Sbrocca di “non aver fatto altro che pensare al tunnel in cinque anni”. La Calenda ha parlato di “illegittimità e irregolarità nell’iter” riferendosi alla mancanza della valutazione ambientale strategica.

Alla presentazione di una mozione del M5S, l’esponente di maggioranza Nico Romagnuolo ha chiesto di poterla valutare simultaneamente a quanto già in fase di discussione e il consiglio è stato sospeso.

 

 

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