Il molise al festival di roma

Karole di Tommaso firma una commedia sulla maternità di una coppia lesbica. Una storia vera, la sua. Made in Molise.

Una storia autobiografica sulla maternità omosessuale, immersa nel paesaggio e nell'umanità del Molise. Mamma+Mamma, presentato lunedì sera alla Festa del Cinema di Roma, è il primo film di Karole Di Tommaso, 33enne nata e cresciuta a Guardialfiera. Un esordio sorprendente e coraggioso che mette in scena il desiderio travolgente di avere un figlio di due ragazze che si amano. Diversi gli attori molisani nel cast e perfino sottotitoli in italiano per raccontare senza finzioni il dialetto di questa terra

Una storia autobiografica sulla maternità omosessuale. Immersa nel paesaggio e nell’umanità del Molise. Mamma+Mamma, presentato lunedì sera alla Festa del Cinema di Roma nella sezione “Alice nella città”, è il primo film di Karole Di Tommaso, 33enne nata e cresciuta a Guardialfiera, formatasi al Centro sperimentale di Cinematografia. Un esordio sorprendente e coraggioso che mette in scena il desiderio travolgente di avere un figlio di due ragazze che si amano.

I dubbi, le speranze e le delusioni dell’inseminazione artificiale, i viaggi a Barcellona, perché in Italia la fecondazione assistita è vietata alle coppie gay, le reazioni affettuose o perplesse di amici e familiari davanti a una scelta così forte. Il film è un diario intimo in cui vita e finzione si intrecciano continuamente e che rappresenta per la regista anche il modo per viaggiare nel cuore delle sue origini molisane: dalla prima scena onirica sotto il ponte del Liscione, ai flash back sull’infanzia in cui inizia a scoprire la sua identità sessuale, al ritorno a Guardialfiera tra dialoghi comici con i vicini, sfringioni, passeggiate rurali e incontri con la mamma (con la vera madre di Karole sullo schermo), il fratello e il nonno. Esprimendo “quella dolce, violenta, sensazione che ti dà la tua terra quando ci torni e quando te ne vai”, spiega la Di Tommaso nelle note di regia. E il Molise non è ostile, sembra anzi accettare e incoraggiare la scelta delle due mamme, rivelando così la sua essenza di luogo tanto arcaico quanto contemporaneo.

Karole è interpretata sullo schermo dalla bravissima Linda Caridi, attrice milanese che ha saputo cogliere la dolcezza e determinazione del personaggio e acquisire un’incredibile padronanza del dialetto molisano (sottotitolato in italiano). Nel cast ci sono Maria Roveran, la mamma Ali che porterà a termine la gravidanza e che nella vita è la co-sceneggiatrice Chiara Ridolfi, Andrea Tagliaferri, il vero ex fidanzato di Ali/Chiara che continua a vivere con loro formando un’inedita famiglia allargata, e alcune speciali interpretazioni di Anna Bellato, Silvia Gallerano e Stefano Sabelli, un prete che non capisce la diversità, ma che poi verrà convinto con pane e frittata. Altri attori molisani del film sono Matilde Caterina (la zia di “Sole a catinelle”), Giorgio Careccia e Giulio Maroncelli. E in un significativo cammeo Karole è la ginecologa spagnola che pratica l’inseminazione, riuscita dopo vari tentativi (oggi il piccolo Leon ha due anni).

Prodotta da Angelo e Matilde Barbagallo e accolta con un grande applauso dal pubblico del Festival, Mamma+mamma è una commedia personale e sognante, ma che ha anche una dimensione pubblica e reclama con delicatezza un importante diritto civile: quelle delle coppie omosessuali ad avere figli, naturali o adottati che siano. Anche se a tratti il ritmo cala, e alcuni personaggi rasentano la caricatura, è un’opera prima brillante, che promette assai bene per la futura carriera della Di Tommaso. Abbiamo una regista sotto il cielo del Molise.

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