Termoli

Dignità della persona ed accoglienza: Sciandra e Marinucci dalla parte del sindaco di Riace

La mozione, sottoscritta dai due consiglieri, esprime solidarietà nei confronti del sindaco e della popolazione di Riace, esempio di umanità ed integrazione.

Sono molte le città italiane che, nelle ultime ore, stanno depositando mozioni di solidarietà a supporto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace, sottoposto a misura cautelare lo scorso 1 ottobre con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, associazione a delinquere, truffa aggravata, falso al concorso in corruzione, abuso d’ufficio, malversazione.

Il Comune di Termoli non fa eccezione: la mozione porta la firma dei consiglieri comunali Paolo Marinucci (Libera Termoli) ed Antonio Sciandra (PD) che chiedono “che il consiglio comunale esprima solidarietà politica e vicinanza al sindaco di Riace ed alla comunità riacese tutta, nonché pubblico apprezzamento ed ammirazione per il cosiddetto Modello Riace, esempio di accoglienza ed integrazione, nonché di politica che mette al centro del proprio agire la persona umana e la sua dignità”.

Alla luce del ‘Modello Riace’, studiato in tutto il mondo e che, nel 2016, ha visto il primo cittadino comparire sulla rivista americana ‘Fortune’ tra le  ‘Quaranta persone più influenti del mondo’, grazie all’accoglienza di oltre 6mila migranti provenienti da 20 nazioni, i consiglieri rivolgono un appello pressante all’amministrazione comunale.

La richiesta avviene sulla base di una “piena applicazione dei valori più profondi e fondanti la nostra Costituzione, e che come tale è non solo da apprezzare e sostenere – scrivono i consiglieri – ma anche da diffondere, raggiungendo in maniera virtuosa il duplice obiettivo dell’inserimento dei migranti e della rivitalizzazione dei nostri paesi e territori, già gravati da pesanti fenomeni di abbandono della residenzialità. Modello che inoltre produce ripercussioni positive sulla cultura, l’artigianato, le tradizioni e le arti del territorio”.

Questo comporta la presentazione all’attenzione dell’Anci “del modello Riace, in modo che le buone pratiche messe in atto nella cittadina possano diventare stimolo per il legislatore, dal momento che si fonda sull’accoglienza diffusa, che unisce l’autonomia dei migranti, ospitati in appartamenti altrimenti abbandonati, con  misure di integrazione che passano per laboratori di artigianato, panetterie, raccolta differenziata ed altre attività, e che rendono i migranti cittadini attivi e partecipi della comunità che li accoglie”, conclude la nota.

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