Era uno sconosciuto in Molise fino a qualche ora fa.
Poi, da un momento all’altro, il nome di Costantino Gallo – definito dal Fatto Quotidiano “il dirigente taglia sprechi” dopo essere stato silurato dal governatore del Veneto – è stato sulla bocca di tutti. Almeno negli ambienti della politica e della sanità regionale.
Al termine di una giornata in cui, possiamo solo immaginare, il telefono dell’ex manager della Regione Veneto, che è originario di Ururi, è stato rovente, Gallo smentisce quanto riportato oggi da alcune testate molisane che lo vedevano prossimo alla nomina di commissario ad acta per la sanità.
“Nel colloquio avvenuto a margine dell’incontro tenutosi il 3 ottobre scorso presso il dicastero della Salute con il ministro Giulia Grillo – questo leggiamo sulla sua bacheca facebook – si conferma che i temi trattati riguardavano prettamente la sanità altoatesina mentre non si è fatta alcuna menzione in merito ad un eventuale incarico di commissario ad acta presso la sanità della regione Molise, ribadendo che non vi sono stati contatti in merito. Questo a completamento dell’informazione”.
Insomma, si direbbe che non c’è nulla di ufficiale e neppure di vero. Eppure, sempre Gallo, prima di postare questa dichiarazione intorno alle 16 di oggi, 5 ottobre, aveva rilasciato una intervista a Teleregione Molise in cui non smentiva – o almeno non in maniera così netta – un imminente incarico a casa sua “dove ci sono i miei amici e le persone a cui voglio bene”.
Gallo sottolineava di lavorare con dedizione e affetto “per le persone e non per la politica”. Analizzava l’anomalia del Molise dove le vecchie Asl non ci sono più e al loro posto c’è l’azienda unica “che avrà pure apportato dei vantaggi ma solo in parte se poi continuiamo ad avere Uoc in ogni ospedale e non, per esempio, un unico dipartimento di oculistica o di ostetricia e ginecologia”.
Insomma, ha espresso concetti che sembrano davvero fargli meritare l’appellativo del Fatto: il medico 54enne è veramente contrario agli sprechi e ai doppioni, in più è un tecnico con un curriculum prestigioso e incarna alla perfezione l’identikit che la ministra Grillo e i 5 Stelle hanno in mente per il posto da commissario chiamato a rimettere in sesto i disastrati conti della sanità molisana il cui disavanzo ‘mangia’ l’80 per cento della nostre risorse.
Se dovesse essere Gallo, però, oggi non è dato saperlo. E neppure nelle prossime ore visto che c’è da aspettare almeno il prossimo Consiglio dei Ministri (l’ultimo si è tenuto ieri e la sanità molisana non era all’ordine del giorno). Spetta al CdM, infatti, l’ultima parola sulla proposta del ministero della Salute che poi passa per quello dell’Economia e delle Finanze per la nomina, fa un ulteriore passaggio per la Conferenza delle Regione (anche se non è vincolante) e solo poi torna al Consiglio dei ministri per l’approvazione.
Un passaggio, anche se si tratta per lo più di cortesia istituzionale, è previsto anche dal presidente della Giunta regionale. E Donato Toma, come ha detto stamattina a Primonumero, della nomina di Gallo a commissario non era stato informato.
L’unica certezza, a questo punto, sembra una soltanto: che l’incarico non andrà al governatore del Molise.
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