Verde pubblico

Parco della Memoria, aperte le buste: la gestione affidata a Manolo Lupicino

Ieri mattina la procedura davanti alla commissione del Comune. Unico a partecipare il 42enne di Campobasso a cui spetterà il compito di organizzare le attività dell’area verde a cominciare dai giochi per i bambini fino al piccolo chioschetto che andrebbe rimesso completamente a norma

E’ fatta: la gestione del “Parco della Memoria”, quello di via XXIV Maggio, dove soprattutto durante la stagione estiva i bambini si riversano nell’ampio spazio a disposizione mentre i genitori sorseggiano una bibita al piccolo bar annesso, è stato assegnata.

Lo guiderà Manolo Lupicino. Unico a rispondere all’avviso pubblico istituito dopo che il vecchio gestore aveva riconsegnato le chiavi al Comune (il 13 luglio scorso) “perché – aveva spiegato – le spese sono diventate insostenibili”.

La chiusura dell’unica area verde della città (l’altro parco in periferia a disposizione della cittadinanza è quello di via San Giovanni) aveva sollevato proteste e malumori da parte di molti cittadini che in questo piccolo angolo di verde pubblico –  quando il sole fa capolino e le temperature iniziano ad essere gradevoli – trascorrono assieme ai loro figli diverse ore durante la giornata. Luogo di ristoro anche per i più anziani, che amano sedersi all’ombra degli alberi per chiacchierare, leggere un quotidiano o semplicemente passare del tempo all’aria aperta.

parco via xxiv maggio 2

Quindi la scelta del sindaco Antonio Battista di correre subito ai ripari in piena stagione estiva e indire un avviso pubblico destinato ad imprenditori interessati a gestire la zona (e magari eseguire anche un’operazione di restyling) seguendo indicazioni ben precise.

Tra queste, appunto, quelle di valorizzare il giardino, preoccuparsi dei giochi per i più piccoli (che in realtà sarebbero tutti da comprare), favorire l’integrazione socio culturale di bambini e anziani anche con proprie iniziative capaci di attrarre e catturare interesse e attenzione.

E poi c’è da sistemare anche il chioschetto con pedana esterna. Il bagno non è a norma e gli arredi per organizzare un piccolo angolo dove magari gustare un aperitivo o un tè freddo sono tutti da acquistare. Gli impianti sarebbero da mettere a norma e anche l’angolo esterno andrebbe rimesso a nuovo se si vuole mantenere un decoro che rientri in una strategia di crescita e sviluppo anche delle periferie. Anche perché il Cep è una delle aree cittadine più popolose del capoluogo.

Una spesa rilevante, cui dovrà far fronte Manolo Lupicino che è subentrato al precedente gestore.

L’apertura delle buste è avvenuta ieri mattina. Unico a partecipare il 42enne campobassano che dovrà impegnarsi a mantenere alto il decoro di questa zona.

E in città non si parla d’altro. La famiglia Lupicino infatti è molto conosciuta. E sono in tanti a chiedersi come farà il neo affittuario a gestire autonomamente e a proprie spese un’area così vasta senza alcun supporto pubblico.

In molti rammentano “il degrado cui è stato lasciato il parco che non ha mai ricevuto lavori di manutenzione o di valorizzazione che non possono essere a carico di chi gestisce – ha detto un passante – ma del Comune, essendo l’area di proprietà dello stesso”.

Ma Palazzo San Giorgio per ora ha assegnato a Manolo Lupicino il compito di valorizzare il verde urbano e non solo come ‘polmone’ della città e spazio creativo ma anche – e soprattutto – come centro vitale di aggregazione per grandi e piccini.

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