Campobasso

La Don Milani riapre, meno bimbi al nido e antincendio carente: il nuovo anno tra luci e ombre

L'anno scolastico inizierà regolarmente nel capoluogo. La novità più rilevante arriva da via Leopardi: dopo 2 anni riapre ufficialmente la don Milani che accoglierà 18 classi. Ma non mancano le note negative: il calo degli iscritti mette a rischio l'asilo nido 'Bianconiglio'. Mancano poi le certificazioni antincendio in molti istituti. Il sindaco: "Stiamo lavorando".

Non c’è il caos che sta tenendo banco a Isernia nè traslochi o doppi turni. La ripresa dell’anno scolastico a Campobasso dovrebbe iniziare senza problemi. A cominciare dalla scuola di via Leopardi.

Nel pomeriggio di oggi, 12 settembre, a poche ore dall’apertura ufficiale dell’anno scolastico, nello stabile che sorge di fronte alla Mater Ecclesiae c’erano ancora alcuni operai. Bisognava sistemare alcuni piccoli dettagli. Infatti, domani la campanella tornerà a suonare alla ‘Don Milani’, chiusa nel novembre del 2016. Una parte – il famoso ‘corpo B’ – è stata adeguata sismicamente dal Comune di Campobasso e messa in sicurezza: lo scorso 14 agosto c’è stata pure la consegna dei lavori da parte dell’impresa Di Stefano che ha vinto l’appalto da circa 500mila euro.

Intorno alle 18 il sindaco Antonio Battista ha firmato l’ordinanza che sancisce ufficialmente il rientro in classe nell’istituto di Vazzieri. 

Sarà in grado di accogliere diciotto classi l’edificio di via Leopardi: ci saranno gli alunni che erano stati spostati tra la Facoltà di Economia dell’Università del Molise, il liceo artistico ‘Manzù’ e l’istituto comprensivo ‘Igino Petrone’. In via Alfieri faranno lezione solo gli alunni della quinta elementare, come in realtà avviene già da un po’ per volontà della dirigente scolastica e per consentire loro di entrare in confidenza con le medie.

Alla Petrone, inoltre, è stata confermata la presenza dei bambini dell’asilo di via Pirandello, negli stessi locali che già lo scorso anno scolastico ha ospitato le attività dei piccoli. La campanella suonerà per loro alle 8.15.

Il nuovo anno inizierà regolarmente nel resto delle scuole del capoluogo, pure negli asili di via De Gasperi e via Jezza, nonostante i tecnici dell’Università del Molise abbiano certificato le criticità delle strutture. Stesso discorso per l’unico nido di Campobasso, il ‘Bianconiglio‘. Certo, in via Verga qualche problema quest’estate c’è stato: dopo la pubblicazione degli studi di vulnerabilità, molti genitori hanno deciso di ritirare i loro figli. Nè ci sono state nuove iscrizioni. “C’è stato un calo degli iscritti”, conferma a Primonumero il sindaco Antonio Battista. Il che mette a rischio proprio la presenza dell’unico nido comunale del capoluogo che necessita di un numero minimo di iscrizioni per poter restare aperto. 

Un’altra nota dolente riguarda l’antincendio. E’ vero: il governo ha concesso una proroga fino al prossimo 31 dicembre per mettersi in regola. E da palazzo San Giorgio assicurano che si sta lavorando per dotare le scuole della città delle opportune certificazioni. “Stiamo facendo le gare per appaltare i lavori – sottolinea il primo cittadino – e i piani per le misure compensative. Secondo la legge, chi non ha il cpi (certificato prevenzione incendi, ndr) deve porre in essere una serie di misure capaci di garantire gli stessi standard di sicurezza. Ovviamente le misure compensative non sono eterne, ma provvisorie e bisognerà comunque programmare la spesa per i cpi. Abbiamo programmato la spesa sulla Petrone e lì avremo il certificato”. Poi il Comune farà le valutazioni sugli altri interventi per ottenere le certificazioni antincendio: “E’ inutile farli per le scuole che dovranno essere abbattute. In questi casi, attueremo le misure compensative”.

Resta piuttosto critico il Comitato scuole sicure che con il referente regionale Nicola Simonetti ribadisce le “perplessità sui ritardi, sulla mancata pubblicazione di tutte le certificazioni! Oggi 13 settembre, dopo quasi tre anni, abbiamo le stesse perplessità sulle certificazioni! Se tutto a posto, perchè non pubblicarle sul sito del Comune?”.