L’avevano promesso e la promessa è stata mantenuta. Ad ottobre tornerà il festival del cinema sociale “Interferenze”, fortunata avventura intrapresa lo scorso autunno da una rete di realtà sociali e singoli volontari che hanno voluto portare sul grande schermo temi tabù che hanno a che fare, spesso, con la sofferenza e il disagio di individui e famiglie.
Ad organizzare la rassegna 2017 c’erano il centro diurno “Chesensoha”, l’associazione “Tempi Moderni”, la Consulta per le disabilità del Comune di Termoli, l’associazione Fa.c.e.d e lo Sprar “Rifugio Sicuro” di Termoli. I temi affrontati attraverso le pellicole e il dibattito che ne è scaturito sono stati la salute mentale, le disabilità, le dipendenze, l’immigrazione, le ricadute sociali delle scelte economiche mondiali, il tutto con un comune denominatore: una narrazione differente, lontana dai pregiudizi e dal senso comune. Una lettura altra, dunque, che ha avuto il pregio di dar luce a ciò che spesso è confinato nell’ombra e di porre pertanto al centro della riflessione temi ed argomenti – che poi, tradotto, significa persone – trascurati dal dibattito pubblico o affrontati in maniera stereotipata e strumentale.
La volontà degli organizzatori è, anche per questa seconda edizione, quella di “rimettere al centro il valore della solidarietà, diffondere cultura cinematografica e, al contempo, costruire nuove trame e nuovi percorsi di collaborazione”. Un festival – frutto di mesi di lavoro congiunto – che abbina dunque al cinema la volontà di creare relazioni tra singoli e tra servizi al fine di rinsaldare il tessuto sociale. Ma l’intento è anche quello di “tornare ad abitare i cinema della nostra cittadina”, in questo caso il cinema Sant’Antonio che tornerà a rianimarsi e a riappropriarsi della sua funzione in occasione della quattro giorni di Interferenze.
L’appuntamento è dal 15 al 18 ottobre all’ex cinema di piazza Sant’Antonio a Termoli. La partecipazione – fanno sapere gli organizzatori – “è rigorosamente gratuita e vivamente consigliata”. Il programma completo del festival sarà reso noto nei prossimi giorni.
La paura si annida laddove non c’è conoscenza. Interferenze è, anche e soprattutto, un invito a “non avere più paura, guardando a ciò che salva nonostante il pericolo che cresce intorno a noi”.
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