Le indagini

Eroina, coca e hashish: chiesto il processo per 41 spacciatori che rifornivano le piazze del Basso Molise

La Procura di Larino ha chiesto il rinvio a giudizio per 41 persone arrestate tra il 2013 e il 2015 per reati di droga. Molti termolesi, ma anche residenti nei comuni dell'hinterland, da Guglionesi a Bonefro. Udienza preliminare il 24 settembre prossimo

Spaccio di cocaina, eroina, hashish, in qualche caso anche marijuana. Detenzione di droga, ruoli di intermediario, connivenze e complicità sul mercato illegale degli stupefacenti. Di questi reati sono accusate, a vario titolo e in modi diversi, le 41 persone, quasi tutte molisane, che il prossimo 24 settembre dovranno comparire davanti al Gup del Tribunale di Larino per sostenere l’udienza preliminare che stabilirà se saranno processati o meno.

 

Non c’è il reato associativo: ognuno di loro ha una posizione diversa. Sono stati arrestati negli anni scorsi, tra il 2013 e il 2015, in diverse operazioni contro la droga condotte dai carabinieri nel Nucleo radiomobile di Termoli, dalle Fiamme Gialle della Tenenza della città adriatica, dalla polizia. I vari arresti, avvenuti in luoghi e tempi diversi, sono stati ripresi in mano nei mesi scorsi  dal procuratore capo di Larino Antonio La Rana, che ha fatto partire le richieste di rinvio a giudizio.

Le accuse sono appunto detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti per fatti che si riferiscono agli anni scorsi, attorno al 2013 e fino al 2015. In quel periodo ci furono decine di arresti, messi a segno a Termoli, Guglionesi, san Giacomo degli Schiavoni. E in Puglia, soprattutto San Severo.

Dei 41 indagati, la maggior parte è termolese. Hanno tra i 28 e 55 anni, risiedono in diversi centri del basso Molise. Ci sono presunti spacciatori di Guglionesi, altri di Larino, nonchè di altri centri bassomolisani come Bonefro e Larino. Una decina di indagati sono invece originari del foggiano, fra San Severo, Apricena, San Giovanni Rotondo.

 

Tuttavia era Termoli la maggiore piazza dello spaccio e più in generale i 41 che sono chiamati a sostenere l’udienza preliminare sono considerati i rifornitori di droga del Basso Molise.

Giovani e meno giovani implicati in varie vicende di droga, in alcuni casi finiti anche in manette. Non si tratta di un’unica grande operazione quindi, ma vari filoni d’inchiesta che sono stati riuniti in un’unica richiesta di rinvio a giudizio depositata nel maggio scorso.

Le indagini si sono avvalsi di metodi classici quali i pedinamenti, ma anche di intercettazioni telefoniche, come per altro era emerso già all’epoca di alcuni blitz delle forze dell’ordine, capaci di decifrare con poca fatica il linguaggio in codice utilizzato fra spacciatori e clienti. Adesso sarà il giudice per l’udienza preliminare il prossimo lunedì 24 settembre a stabilire se e quali indagati verranno rinviati a giudizio o riusciranno a evitare il processo.

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