I genitori degli studenti pendolari di Rotello hanno scritto al presidente regionale Donato Toma, all’assessore ai trasporti Vincenzo Niro, alla ditta Autolinee Silvestri e al sindaco di Bonefro Nicola Montagano per manifestare “il disagio che quotidianamente subiscono i nostri figli per raggiungere gli istituti scolastici di Termoli, disagio notevolmente accresciuto quest’ anno che sono subentrati 15 nuovi studenti”.
Secondo quanto si legge nella lettera aperta dei genitori “il servizio di linea gestito dalla ditta Autolinee Silvestri raccoglie gli studenti e passeggeri di Bonefro, Santa Croce di Magliano e arriva quindi a Rotello già semipieno. A Rotello salgono 30 studenti più altri passeggeri, facciamo presente che in loco esiste un centro Cas composto da 55 profughi extracomunitari e mediamente otto o nove di essi prendono l’autobus quasi tutte le mattine. Per quanto fin qui detto si verifica che il più delle volte l’autobus non è sufficiente a contenere tutti i passeggeri e diversi studenti di Rotello fanno il tragitto in piedi (come su un tagadà), oscillando a sbattendo tra passeggeri e sedili, in particolar modo durante la corsa di ritorno”.
Gli autori della lettera rimarcano anche “la ressa che spesso si crea tra i ragazzi per accaparrarsi il posto tra gomitate e spintoni per il timore di rimanere in piedi”. In pratica lo stesso di quanto accaduto a Campomarino, dove l’Atm ha mandato il pullman a due piani solo dopo la denuncia pubblica di primonumero.it.
“Rammentiamo che all’apertura delle scuole proprio voi autorità preposte – rimarcano i genitori – avete formulato agli studenti un sereno e prosperoso anno scolastico, purtroppo ci rincresce dire che per i nostri figli non lo è. Essi rientrano a casa stanchi, avviliti e intenti a non salire più sull’autobus per recarsi a scuola. Considerata l’intollerabilità della situazione, che presenta anche aspetti pericolosi, chiediamo l’aggiunta di un altro mezzo solo per Rotello, o in alternativa un pullman a due piani che può soddisfare tutti e tre i Comuni interessati (Bonefro, Santa Croce di Magliano e Rotello)”. Infine chiedono “un positivo riscontro, non più tampone ma risolutivo del problema lamentato”.