Campobasso

Alleanza M5S-civiche alle Comunali, Praitano dice sì: “Sarebbe una grossa opportunità”

Alleanza sì, alleanza no. I ragionamenti su un possibile ‘ticket’ con una lista civica alle Amministrative di Campobasso – riferito in anteprima da Primonumero la scorsa settimana – sono quasi all’ordine del giorno all’interno del Movimento 5 Stelle. Anche se da Roma non ci sono ancora indicazioni in tal senso, c’è una parte degli eletti che vede di buon occhio l’apertura alla società civile. Per una serie di motivazioni. Il primo: partire già in svantaggio contro la corazzata del centrodestra che schiererà almeno 10 liste (forse addirittura 12).

Inoltre, un altro mandato all’opposizione non è proprio la massima aspirazione degli attuali consiglieri comunali. Sarà forse anche per questo che tra pentastellati di palazzo San Giorgio rompe il silenzio per esplicitare pubblicamente la sua posizione sulla possibilità che il MoVimento 5 Stelle possa competere alle prossime amministrative a Campobasso in coalizione con liste civiche.
“L’esperienza di governo che stiamo vivendo, caratterizzata da due forze politiche molto diverse che dialogano quotidianamente, smussando angoli e inghiottendo compromessi – scrive Luca Praitano in un post pubblicato su Facebook – non fa che accentuare in me la convinzione che il movimento, nelle competizioni elettorali amministrative, alleandosi trarrebbe grossi benefici, sia in termini di crescita interna, sia per quel che riguarda il risultato elettorale. Benché il governo gialloverde sia nato perché unica alternativa al ritorno alle urne e quindi solo successivamente al voto, mi pare comunque paradossale e una vera e propria occasione persa quella di non potersi confrontare su idee per farcire un programma che possa essere la sintesi tra i 5 stelle e altri gruppi di cittadini che, per ragioni diverse, non intendono farne parte.
Ad oggi ciò non è possibile, sia chiaro! E’ una regola che rispetto mio malgrado ma per avere garanzie basterebbe richiedere alle liste dell’eventuale coalizione l’osservanza degli stessi requisiti che utilizziamo per formare le nostre liste: già solo il limite dei due mandati basterebbe a ridurre significativamente il rischio di riciclo da parte dei soliti noti”.