Caos a campobasso

Trasporto verso la paralisi. Seac lascia a piedi il Comune: “Impossibile garantire i bus a studenti e lavoratori”

Annuncio shock della società concessionaria del servizio di trasporto urbano di Campobasso dopo la decisione del Comune di sopprimere le corse da e per il terminal, verso l'ospedale e i licei. "In queste condizioni è impossibile garantire gli autobus a studenti e lavoratori", riferiscono dall'azienda in una nota.

Ora si rischia veramente la paralisi del trasporto urbano. Ufficialmente è della Seac la prima reazione all’annuncio shock dell’assessore alla Mobilità del Comune di Campobasso, Francesco De Bernardo, di voler cancellare le corse da e per il terminal, comprese quelle che accompagnano gli studenti al liceo e gli utenti all’ospedale Cardarelli.

“C’è stato un taglio del 30% del finanziamento per il trasporto urbano da parte della Regione Molise, dobbiamo azzerare queste linee per poter garantire il servizio in città”, ha dichiarato De Bernardo a Primonumero.

Circa 10mila tra studenti e lavoratori rischiano dunque di rimanere a piedi dal prossimo 13 settembre, il giorno in cui la ‘chiusura’ del Terminal sarà realtà.

Palazzo San Giorgio aveva pure comunicato la novità alla società concessionaria del servizio di trasporto urbano nel capoluogo: “Bisogna riorganizzare le linee sulla città”.

Un messaggio che l’azienda guidata da Costantino Potena non ha gradito. Complici dei rapporti non idilliaci. L’amministrazione comunale e la stessa Seac sono ai ferri corti da un po’. E questo spiega perché 24 ore dopo la decisione del Comune, con una nota inviata ieri sera – 29 agosto – alle redazioni giornalistiche, la ditta con un altro annuncio shock dichiara di non poter garantire le corse a disposizione di studenti e lavoratori.

Tutto nasce dal “grave stato di incertezza in cui versa il trasporto urbano” a Campobasso. Situazione precipitata dopo le dichiarazioni dell’assessore De Bernardo di voler “annullare dal 13 settembre in poi le corse da e per il terminal degli autobus di Campobasso”.

Dunque, “la Seac non si assume alcuna responsabilità per eventuali disservizi conseguenti alla notevole riduzione delle corse imposte dal Comune di Campobasso”. Per ora, fino al 13 settembre, “resterà in vigore il servizio espletato durante il periodo estivo come esplicitamente richiesto dal Comune di Campobasso”.

E poi? Cosa succederà dopo il 13 settembre quando le scuole riapriranno e si ritornerà alle normali attività? “In assenza di comunicazioni da parte del Comune di Campobasso – rincara la dose l’azienda – la Seac si trova nell’impossibilità di garantire il servizio scolastico e lavorativo così come in precedenza esercitato”.

La società concessionaria scarica quindi le colpe sull’amministrazione di palazzo San Giorgio: “Per ogni delucidazione sul futuro del trasporto pubblico urbano di Campobasso e dunque sulle linee e sulle corse che saranno effettuate dal 13 settembre in poi, l’utenza dovrà necessariamente rivolgersi al competente servizio comunale”.

Il trasporto urbano insomma rischia la paralisi. Ci sono quindici giorni di tempo per riorganizzare il servizio ed evitare che questa guerra tra Comune, Regione e Seac sia pagata a caro prezzo da migliaia di studenti e lavoratori.

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