La voce del governo

Terremoto, il premier Conte chiama Toma: “Le istituzioni sono vicine al Molise”

Il presidente del Consiglio dei Ministri ha telefonato al governatore. "Ha espresso vicinanza e si è impegnato moralmente nei nostri confronti"

Il premier Giuseppe Conte ha chiamato il presidente della Regione Molise Donato Toma per esprimere vicinanza nei confronti della popolazione colpita dal sisma del 14 e 16 agosto scorsi. A oltre una settimana dalla prima scossa, il presidente del Consiglio dei Ministri fa sentire la voce del governo, secondo quanto riferito dallo stesso Toma.

“Nel corso della mattinata, proprio mentre era in corso il sopralluogo da parte del capo della Protezione civile, il presidente Toma è stato raggiunto telefonicamente dal premier Conte. Il presidente del Consiglio dei ministri – ha detto Toma –  ha espresso, attraverso me, la vicinanza del Governo al popolo molisano. Gli ho rappresentato in modo puntuale tutta la situazione che stiamo vivendo e devo dire che ha assunto anche un impegno morale di accorata partecipazione rispetto alle vicende molisane. Questo significa che le istituzioni, anche a livello nazionale, ci sono vicine e sono particolarmente sensibili al problema che stiamo vivendo”.

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Una telefonata giunta nel giorno della visita di Angelo Borrelli a Guglionesi, Montecilfone e Palata. Una visita nella quale il numero della Protezione Civile ha messo in allarme molti molisani con quelle dichiarazioni, per altro identiche a quanto già detto 48 ore prima a Campobasso. “Non si escludono altre scosse più forti”.

Borrelli ha anche riferito che l’istanza per l’ottenimento dello stato di emergenza, istruita dalla Regione e affidata alla Protezione civile nazionale, verrà discussa al primo Consiglio dei ministri utile, verosimilmente martedì 28 agosto.

Al termine della riunione operativa di oggi, Borrelli è salito sull’elicottero ed è partito alla volta di Roma, mentre il presidente Toma si è intrattenuto con gli ospiti della tendopoli con i quali ha consumato un veloce pasto.

“Oggi ho avuto la riprova – ha commentato a margine il governatore – di quanta umanità ci sia nei nostri corregionali che sono stati colpiti da questo brutto evento, ma anche in quanti prestano assistenza e soccorso. C’è ansia, un po’ di preoccupazione per l’immediato futuro, ma molta dignità. Devo dire che in loro è ancora ben radicato il senso dello Stato. Questo ci mette di fronte a grandissime responsabilità, soprattutto in ordine alla velocizzazione delle procedure, per far sì che queste persone ritornino quanto prima alla normalità”.

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