Lavoro: buone e cattive notizie

Fiat, diventano fissi 135 lavoratori precari. Ma altri 150 vanno a casa

Alla Fca assunti 322 precari, 135 dei quali a tempo indeterminato. Ma per 150 niente proroga del contratto. La ragione è il calo dei volumi produttivi e la crisi del Fire e del cambio C520

Allo scoccare del contratto a tempo determinato, che per 500 precari della Fiat di Termoli termina il 5 agosto, è arrivata la risposta aziendale dopo una trattativa abbastanza faticosa con i sindacati. Ecco la decisione finale: 135 lavoratori, finora con contratto di somministrazione, saranno assunti a tempo indeterminato a partire dal 20 agosto. 187 invece resteranno in fabbrica con un contratto a tempo determinato. Per 19 rinnovo del contratto di somministrazione.

Fino a qua, tutto sommato, buone notizie.  La cattiva notizia riguarda i restanti 150 lavoratori: per loro l’esperienza in Fiat al momento è finita. Nessun rinnovo: dal 5 agosto resteranno a casa.

 

Il comitato esecutivo dello stabilimento di Termoli, con all’ordine del giorno i 500 lavoratori, si è riunito nella tarda mattinata di oggi, 2 agosto. Dopo una lunga discussione è stata ufficializzata la decisione e sono stati messi nero su bianco i numeri delle assunzioni.

“Il motivo per cui i 150 colleghi non verranno prorogati – la spiegazione della Uil Metalmeccanici –  è che i volumi produttivi, rispetto al picco avuto qualche mese fa, stanno avendo una contrazione a causa del già previsto calo del diesel di cui l’uscita definitiva di scena è prevista per la fine del 2021. Al fine di non disperdere le professionalità e le competenze acquisite dai lavoratori attualmente operanti tramite contratto di somministrazione di lavoro, è stato firmato un accordo di  bacino in cui saranno tenuti in considerazione, in via prioritaria, per eventuali necessità future”.

Per i 150 mandati a casa uno spiraglio per il futuro, quindi, ammesso che le condizioni produttive subiscano una variazione di crescita.

“Da parte nostra – aggiunge il sindacato protagonista della trattativa – faremo tutto il possibile  affinché nei prossimi mesi anche costoro possano tornare al lavoro in Fca, non appena i volumi tornino a  riprendersi”.

 

Quanto accaduto con i 500 precari metalmeccanici conferma in ogni caso, come ribadisce il sindacato, che alcuni punti di forza “storici” dello stabilimento di Rivolta del Re, come il motore Fire e il vecchio cambio C520, si stanno indebolendo. “Abbiamo chiesto di conoscere quanto prima attraverso la richiesta già fatta dalle segreterie nazionali a Fca le missioni produttive del nostro plant.

Crediamo che lo stabilimento Fca di Termoli debba continuare ad essere un polo di eccellenza e di riferimento  della meccanica all’interno del gruppo Fca. Il glorioso Fire e il cambio C520 che per anni hanno motorizzato milioni di vetture del gruppo hanno bisogno di  sostituti che rilancino lo stabilimento di Termoli in maniera forte”.

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