Dopo il terremoto

Due scuole chiuse, tanti cantieri aperti. Corsa contro il tempo prima della campanella del 13 settembre

La buona notizia è che in molti centri vicini all’epicentro del terremoto ci sono plessi antisismici

Due scuole chiuse, qualcun’altra a rischio e bisognosa di lavori urgenti, molte altre verificate e agibili. La tenuta dei plessi scolastici nei paesi del cratere sismico e nei dintorni è buona a oltre due settimane dalle scosse di terremoto più forti e soprattutto a meno di quindici giorni dal rientro in classe degli alunni molisani. Ma in qualche caso siamo alla corsa contro il tempo in vista della prima campanella.

La situazione più preoccupante resta quella di Guglionesi, dove c’è un unico plesso a dare grattacapi: il Liceo Pedagogico è inagibile e ha bisogno di interventi di messa in sicurezza che sicuramente non dureranno pochi giorni. L’incontro tenuto mercoledì mattina 29 agosto al Teatro Fulvio fra amministratori comunali e genitori degli studenti è stato interlocutorio.

Il Comune spinge per mandare gli alunni a studiare nelle aule del plesso di via Catania, ma molti papà e mamme si oppongono, chiedendo dei prefabbricati o il trasferimento a Termoli. Per ora nulla di fatto, mentre nella città adriatica le verifiche sugli istituti scolastici hanno dato esito negativo, nel senso che non sono emerse criticità, e salvo stravolgimenti il 13 settembre si andrà tutti a scuola regolarmente.

L’altro plesso chiuso in Basso Molise è il Comprensivo di Portocannone che con un’ordinanza firmata dal sindaco Giuseppe Caporicci è stato dichiarato inagibile. Una delle ipotesi in piedi è il trasferimento degli alunni nel Comune limitrofo di San Martino in Pensilis. “Da noi massima disponibilità, siamo pronti a fare la nostra parte” ha commentato il primo cittadino Massimo Caravatta. Fra le opzioni per gli scolari di Portocannone c’è però anche lo spostamento in locali di proprietà del Comune per i quali occorrono però accertamenti per la verifica dell’idoneità per l’uso scolastico.

A San Martino la scuola primaria è nuova, inaugurata nel febbraio 2017 e non ha problemi, bensì potrebbe fare al caso dei vicini di Portocannone perché “è molto ampia e ci sono spazi a disposizione”. Qualche inconveniente è stato invece riscontrato all’asilo di via Dante Alighieri. “È vero – ammette Caravatta -, ma non parliamo di grosse criticità. Basta qualche piccolo intervento per migliorare la sicurezza”. Proprio quest’oggi 31 agosto è previsto un sopralluogo dei tecnici per capire la reale condizione dell’edificio e in che modo occorre agire prima del 13 settembre.

Lavori di sistemazione che riguardano anche due edifici di Larino così che alla prima campanella dell’anno gli alunni possano rientrare senza patema d’animo. Nell’edificio di via Marra sono iniziati i lavori che riguardano lo stabile dell’Asrem che ospita il Liceo “D’Ovidio”. Cantiere diverso da lunedì 3 settembre alla scuola Rosano, di proprietà invece del Comune. La previsione è che entrambi i lavori verranno terminati in tempo per l’inizio dell’anno scolastico.

Situazione ottimale a Casacalenda, dove tutte le scuole, sia quelle comunali che gli istituti provinciali, sono costruiti rispettando i criteri antisismici, essendo state realizzati o ristrutturatu dopo il sisma del 2002. “Mentre prima erano gli edifici più a rischio, adesso le scuole sono gli stabili più sicuri” commenta Michele Giambarba, primo cittadino dal paese che ogni anno ospita MoliseCinema. “La primaria è stata realizzata in legno grazie alle donazioni di Canale5 e Rete 4, quindi è sicura, mentre l’Ipia e il Liceo Linguistico sono stati ricostruiti seguendo la normativa antisismica”.

Per Casacalenda rientro a scuola regolare, con l’unico vero problema della viabilità, anche per gli alunni. “La provinciale 159 era già sconnessa, col passaggio dei mezzi pesanti per la chiusura temporanea della Bifernina è stata ridotta ancora peggio. Ho chiesto al Prefetto di intervenire”.

Così come regolare dovrebbe essere il rientro in classe per uno dei paesi più colpiti dal sisma, vale a dire Montecilfone, dove le scuole hanno retto bene alle scosse, mentre la palestra resta inagibile.

Anche a Palata l’edificio scolastico non preoccupa. Tuttavia l’Amministrazione guidata dal sindaco Michele Berchicci ha programmato degli interventi per mettere a norma uno stabile che sarà a disposizione per eventuali esigenze in caso di peggioramento delle condizioni legate allo sciame sismico. Inoltre il Comune è tornato a chiedere la realizzazione di un polo scolastico intercomunale.

A Guardialfiera, come a Casacalenda, le mamme e i papà possono dormire sonni tranquilli. “La scuola è sicura, è stata ristrutturata dopo il terremoto di San Giuliano. Da quel punto di vista in paese non abbiamo problemi” conferma il sindaco Vincenzo Tozzi.

Incontro riepilogativo ieri 30 agosto a Campomarino, dove le scuole sono reputate sicure, come confermato dal monitoraggio voluto nel recente passato dal sindaco Gianfranco Cammilleri. Tutto nella norma anche a Petacciato, paese in cui l’unico reale effetto del terremoto di agosto 2018 è stato l’accertamento della necessità di abbattere il vecchio municipio che si trova di fianco alla scuola primaria, edificio quest’ultimo che però non ha risentito del sisma.

Lezioni regolari dal 13 settembre anche a Montenero di Bisaccia, come ribadito dall’Amministrazione comunale che aveva dato notizia dei sopralluoghi effettuati dai vigili del fuoco il 20 agosto scorso. “Il Dirigente della scuola e il Caposquadra dei Vigili del Fuoco non hanno ritenuto inoltre di dover disporre la chiusura dei plessi scolastici. L’intervento di alleggerimento della copertura dell’edificio della scuola elementare – quanto comunicato dal Comune – si è rivelato positivo poiché, a parere dei tecnici, ha migliorato la risposta della struttura statica alle sollecitazioni del sisma”.

L’Amministrazione Travaglini ha fatto sapere di aver predisposto gli atti per effettuare un aggiornamento della vulnerabilità sismica dei plessi scolastici e che per l’Ipsia, l’Istituto Professionale, “la Provincia di Campobasso, ente responsabile del plesso, ha svolto autonomi accertamenti e non ne è stata disposta la chiusura”.

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