Bojano

La fattoria degli stranieri che vende polli e ortaggi ai piedi del Matese

Grazie alla cessione gratuita di un ettaro di terreno a Bojano è nata una fattoria in cui lavorano i migranti del centro accoglienza. Guadagnano dal raccolto che rivendono ai gruppi di acquisto solidale. Non solo agricoltura biologica ai piedi del Matese ma anche allevamento di animali, falegnameria e volontariato per conto del Municipio.

E’ tempo di raccolto alla fattoria Griot di Bojano dove i ragazzi del centro di accoglienza raccolgono i frutti, o meglio, gli ortaggi, di quell’ettaro di terreno ceduto a titolo gratuito da un cittadino del posto.

Sono loro, gli stranieri, a lavorare la terra dopo l’avvio di un progetto sull’agricoltura biologica e l’allevamento reso possibile grazie allo staff Eden e agli operatori di HR Bojano, il Cas che si trova all’ingresso del paese e che dà ospitalità a ottanta richiedenti asilo.

Ortaggi, erbe officinali, un’area pic nic, una serra da adibire a semenzaio, uno spazio per un piccolo allevamento di polli e ovaiole. E poi la creazione di un gruppo di acquisto solidale che permette ai coltivatori di guadagnare dal proprio lavoro.

Insomma, qui si fa quello che ci si aspetterebbe da uno Sprar, l’inclusione vera, anche se si tratta di un centro di accoglienza straordinario.

Janus river

La fattoria rientra in un progetto molto più ampio che si chiama Baye Fall – Laboratorio di inclusione per richiedenti asilo che porta avanti iniziative legate all’integrazione degli stranieri con la comunità matesina.

La pagina facebook, aggiornata e ricca di attività portate a termine dai migranti, racconta della fattoria ma anche del laboratorio di falegnameria e riciclo creativo da cui nascono splendidi soggiorni da esterno, sedie fatte di bancale, ma anche librerie, cassapanche e tanto altro.

C’è poi una sezione dedicata al volontariato fatta in collaborazione con l’assessorato comunale ai Lavori pubblici che si avvale della collaborazione di sei ragazzi del centro per la gestione del verde pubblico e la piccola manutenzione di strade e aree comunali.

“Un bel modo di ringraziare la comunità che li ospita – come leggiamo sulla pagina facebook – di partecipare al miglioramento estetico del territorio, di aiutare una città che, come molte, spesso non riesce a farsi bella da sola. La prospettiva e il sogno per cui questi progetti esistono, son quelli di aiutare i ragazzi a raggiungere un’integrazione possibile, magari a immaginare un futuro qui in Molise, vivendo del proprio lavoro e delle proprie capacità, ringiovanendo così un’area interna ormai invecchiata e stanca, dando nuova linfa al tessuto sociale ed economico dell’area matesina”.

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