Regione molise

Da Molise Acque alle Pari opportunità: pioggia di nomine in vista. M5S: “Spartizione di poltrone”

Gran parte dei molisani è in vacanza, ‘distratta’ dalle ferie. Invece nei palazzi che contano – tra via Genova e via IV Novembre – le trattative per le nomine sono aperte. C’è un lungo elenco di incarichi che Giunta e Consiglio regionale si apprestano ad assegnare ad agosto. La partita è aperta per Molise Acque, Agenzia Molise Lavoro, per il nuovo direttore dell’Arpa Molise (attualmente guidato da un commissario nominato da Frattura, Antonella La Valle) e dell’Agenzia regionale di Protezione civile. Senza dimenticare la ‘guerra’ iniziata per FinMolise, i cui vertici sono stati azzerati dal presidente Donato Toma.

Inoltre, il Consiglio regionale dovrà procedere al rinnovo di una serie di organi scaduti dopo le elezioni dello scorso 22 aprile. Dovranno essere elette le 14 donne nella Commissione regionale per la parità e le pari opportunità, due esperti in materia di edilizia ed urbanistica nella commissione per la determinazione dei valori agricoli medi e delle indennità di espropriazione per la Provincia di Campobasso e per la Provincia di Isernia, i tre membri del collegio dei revisori dei conti dell’Agenzia regionale per lo sviluppo agricolo rurale e della pesca, un esperto per il Comitato tecnico consultivo per la cooperazione allo sviluppo, i tre componenti e il presidente del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda autonoma di soggiorno e turismo di Termoli, del collegio dei revisori dei conti dell’Ente Provinciale del Turismo di Campobasso e di Isernia, tre esperti per il consiglio direttivo e i revisori dei conti dell’Ente Parco dell’Olivo di Venafro, due rappresentanti nella commissione tecnica forestale, un rappresentante della Regione nell’Inps, un membro effettivo e un supplente del collegio dei revisori dei conti dell’Azienda speciale Sviluppo economico della Regione Molise, tre esperti nel Comitato tecnico regionale per lo sport, i tre membri del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni), fra cui il presidente. Infine, saranno designati tre esperti della Consulta per i problemi degli anziani. 47 incarichi in tutto.

Una torta ghiotta da spartire insomma. E che per il Movimento 5 Stelle avverrà solo con una logica: “Ci sarà una spartizione delle poltrone, saranno assegnati ruoli inutili a fiancheggiatori politici e a dei candidati senza tenere conto di competenze e professionalità”, l’affondo del consigliere regionale Andrea Greco. E’ già successo. Il caso delle Comunità Montane con la nomina di quattro commissari liquidatori (di cui tre – Carlo Perrella, Pompilio Sciulli e Giovancarmine Mancini erano candidati alle scorse Regionali, ndr) è eclatante. “Le Comunità Montane sono enti morti dal 2011 e questo lo paghiamo noi cittadini, anche se la Regione non ha risarcire ad esempio per risarcire gli agricoltori che hanno avuto danni da animali selvatici ”, dice ancora. E poi, insiste, “mi piacerebbe sapere che tipo di competenze ed esperienza ha Carlo Perrella”. Per questo i 5 Stelle hanno presentato una mozione per chiedere di annullare le nomine e di individuare un solo commissario liquidatore all’interno del personale della Regione Molise. “Così sarà a costo zero”.

carlo perrella

Oltre a Carlo Perrella (figlio dell’ex assessora Angela Fusco Perrella, ndr), i pentastellati criticano pure la scelta dei capi Dipartimento della Regione: “Ad eccezione dell’architetto Giarrusso, sono gli stessi di Frattura. Ma se gli uomini sono gli stessi – la considerazione di Angelo Primiani – l’indirizzo politico di questo governo sarà lo stesso del precedente”.

Nell’occhio del ciclone finiscono pure Maurizio Tiberio e Nunzio Luciano, entrambi consiglieri personali del presidente Donato Toma. “Sono inadeguati”, accusa Fabio De Chirico. Perché il primo, consigliere economico e alle società partecipate, “è laureato in Scienze motorie”, mentre il secondo, consigliere giuridico di Toma e “suo braccio destro”, “è rimasto coinvolto nell’inchiesta sullo stadio di Roma. Poi essendo presidente della Cassa Forense, forse non ha nemmeno tempo per dedicarsi al suo ruolo”.

“Noi abbiamo proposto una legge per sostituire la norma che regola le nomine di competenza del Consiglio regionale per favorire la trasparenza e le competenze nelle scelte degli organi di indirizzo politico e nelle società partecipate”, ricorda Patrizia Manzo. “Ora auspichiamo che il Consiglio regionale assegni gli incarichi tenendo in considerazione l’esperienza e i risultati raggiunti”. Da parte loro, i consiglieri del Movimento 5 Stelle comunicheranno “a tutti i professionisti del territorio la possibilità di andare a ricoprire certi ruoli e quindi daremo massima pubblicità a tale questione”.

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