Campobasso

Una fila lunga anche 4 ore per chiedere il pulmino, cittadini infuriati

Un solo impiegato per far fronte alla mole di richieste utili ad usufruire del trasporto scolabus. Anche i giorni e gli orari di apertura nella sede comunale di via Cavour sono limitati e insufficienti. Gli utenti denunciano una situazione atipica che andrebbe rivista

Quando le scadenze stringono e si è costretti ad affrontare file e disagi negli uffici pubblici, meglio si osserva e si capisce che probabilmente molte cose negli stessi uffici non funzionano e altre invece andrebbero riviste o modificate.

Accade allora che anche nelle redazioni arrivino mail e telefonate di utenti infuriati perché costretti a trascorrere la maggior parte delle giornate negli uffici per adempiere a doveri che danno il diritto ad usufruire di alcuni servizi, senza però che nessuno ripaghi loro la giornata lavorativa, il tempo perso per adempiere ad altri doveri utili per ottenere altri servizi con buona pace di chi dai piani alti fa spallucce o finge di non sapere e non sentire.

L’ultimo colpo, gli utenti di Campobasso, li hanno avuto in questi giorni con l’inizio della richiesta per usufruire del trasporto scolastico. Stessi disagi certamente si registreranno con l’iscrizione per la mensa scolastica. Ancora peggio andrà se a questi si aggiungeranno altre commissioni da svolgere all’interno delle stesse sedi dislocate in via Cavour.

Chi entra ad orario di apertura (alle 16) quasi certamente non ne uscirà prima delle 19 (la chiusura degli uffici è prevista però alle 18).

Invece i malcapitati (tanti) devono affrontare tre lunghe ore di fila e disagi. Attesa interminabile per riempire moduli e ottenere del bollettino da pagare per iscrivere il proprio figlio o la propria figlia al trasporto scolastico.

Qualcuno dirà? “perché affollarsi tutti lo stesso giorno'”. Risposta: gli uffici di via Cavour sono aperti martedì e giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18. E il mercoledì e il venerdì mattina dalle 10.30 alle 12.30.

E durante le lunghissime ore, trascorse a sventolarsi, senza neanche un ventilatore, in una piccola stanza dove l’aria subito diventa irrespirabile e che si riempie all’inverosimile, al di là della porta c’è un solo impiegato chiamato a far fronte alla mole di richieste  che ogni anno (ormai si sa) hanno necessità di esser espletate. Un solo impiegato, un po’ poco.

Anche se ci sono ferie da smaltire e permessi da rispettare, forse la macchina amministrativa soprattutto di questi tempi andrebbe rivista e rinfoltita per evitare che in 4 ore di fila si smaltiscano le richieste di sole 40 persone.

C’è chi ricorda che negli anni passati c’erano almeno due impiegati e non esita a mettere a confronto il deterioramento che certi uffici hanno subito col trascorrere del tempo. non è pensabile che ci siano giorni prestabiliti e orari prestabili in occasioni che fisiologicamente si sa richiamano tantissime persone. Dunque quello che chiedono gli utenti “ma in una pese civile non ci sarebbe nemmeno bisogno di chiederlo” dice una signora, è che almeno in certe circostanze il personale venga rafforzato e i giorni e gli orari di apertura pure perché chi è arrivato a pochi minuti dalla chiusura della sede ma era comunque in orario non ha più trovato neanche i numeretti indispensabili per  affrontare l’odissea.

Intanto disagi a parte, c’è anche una comunicazione di servizio che riguarda coloro che si accingono a fare richiesta del trasporto scolastico.

Ne possono usufruire, infatti, i residenti nel capoluogo la cui scuola appartenente allo stradario disti più di 500 metri dalla propria residenza o che per motivi di lavoro o di famiglia siano obbligati ad iscrivere i propri figli presso scuole più lontane. Prevista l’esenzione per chi presenta I.S.E.E. da 0 euro a 5.000 euro.

 

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