L'ok al milleproroghe

Cancellati 28 mln per le periferie, Campobasso e Isernia in rivolta: “Persi posti di lavoro e servizi”

Le due città capoluogo dovranno dire addio ai progetti di riqualificazione delle periferie dopo l'approvazione di un emendamento in Senato che cancella i finanziamenti previsti dall'ex governo Pd. "E' Inaccettabile", protestano i sindaci di Campobasso e Isernia.

In rivolta contro il Governo: sono i Comuni italiani che hanno dovuto dire addio ai finanziamenti stanziati dall’ex governo a guida Pd per riqualificare le aree più degradate delle città.

Il famoso ‘bando periferie’ non c’è più, cancellato a sorpresa dall’attuale esecutivo Lega-5 Stelle. Tutto è avvenuto ieri, 7 agosto, in Parlamento quando l’Aula ha votato il ‘Milleproroghe’. E’ bastato il sì del Senato ad un emendamento presente nel decreto per fare tabula rasa di quello che 120 amministrazioni avevano programmato in quest’ultimo anno avviando i progetti.

“Con il nostro emendamento nel Decreto Milleproroghe – ha spiegato la viceministra M5S all’Economia Laura Castelli – abbiamo liberato un miliardo per gli investimenti dei Comuni”.

In Molise i sindaci delle due città capoluogo non la pensano così. Il ‘bando periferie’ prevedeva 18 milioni di euro per Campobasso: l’amministrazione Battista avrebbe avviato i cantieri proprio in questi mesi.

Il progetto di riqualificazione avrebbe riguardato un’area compresa da via Monforte fino a contrada Selvapiana: sarebbe stato ricreato il mercato coperto (ispirato al ‘Fico’ di Bologna) con un parcheggio di 70 posti e attività commerciali legate ai prodotti a chilometro zero, ristorazione ed enogastronomia. Previsti poi un percorso ciclo-pedonale, una scuola di cucina nell’ex scuola ‘Notte, impianti fognari e strade nuove, orti didattici.

Invece a Isernia erano destinati 10 milioni. Si parlava – tra i vari progetti – di nuove strade, della riqualificazione del quartiere San Lazzaro e del Parco dell’acqua sulfurea, la messa in sicurezza del ponte Cardarelli.

sindaci Battista e d'Apollonio

Perciò, quando i sindaci Antonio Battista e Giacomo d’Apollonio (distanti entrambi dal governo Lega M5S essendo il primo del Pd e il secondo del centrodestra) si sono accorti che i soldi non sarebbero più arrivati, hanno reagito duramente. Così come tanti altri loro colleghi in tutta Italia.

“E’ inaccettabile oltre che incomprensibile la notizia della sospensione dei finanziamenti per il Bando delle Periferie Urbane votata ieri al Senato della Repubblica”, sottolineano i due in una nota congiunta. Dal loro punto di vista si tratta di “una scelta gravissima che danneggia pesantemente le due realtà, ma anche tutto il Molise. Dal recupero, ricucitura e riqualificazione dei quartieri interessati, tra gli obiettivi del bando, sarebbero scaturiti posti di lavoro e servizi”.

Battista e d’Apollonio hanno rivolto un ultimo appello al Governo e ai parlamentari affinché “i programmi e i progetti non vengano definitivamente bloccati, progetti che possono cambiare in meglio la vita di Campobasso e Isernia”.

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