Vita da clochard

Ruba per fame, senzatetto molisano denunciato a Rimini

Sorpreso da un vigilante in un supermercato della città romagnola mentre cercava di superare la cassa senza pagare alcuni prodotti alimentari, è stato bloccato e poi deferito all'autorità giudiziaria per tentato furto aggravato. Ma nonostante lo stato di necessità per la Cassazione "Avrebbe potuto soddisfare propri bisogni alimentari immediati rivolgendosi, ad esempio, alla Caritas"

Non riuscirà a scappottarla e seppure affamato, senza soldi e senza casa, dovrà rispondere di tentato furto aggravato per aver rubato alcuni prodotti alimentari in un supermercato di Rimini.

E’ accaduto ad un 70enne di Isernia che nel suo tragitto da clochard ha fatto sosta sulla riviera romagnola per trovare qualche euro da elemosinare e un posto dove fermarsi per qualche giorno.

I centesimi raccolti non devono essere stati sufficienti a comprare il necessario per sfamarsi così, entrato in un supermercato di Rimini ha provato a superare la cassa senza pagare alcune derrate alimentari che poco prima aveva portato via dagli scaffali.

E se la Corte di Cassazione a maggio del 2016 aveva stabilito che chi ruba per fame non è punibile annullando completamente – in quella circostanza – una condanna per furto inflitta dalla Corte di Appello di Genova a un giovane straniero senza fissa dimora, con la motivazione che “il fatto non costituisce reato” perché non è punibile chi, spinto dal bisogno, ruba al supermercato piccole quantità di cibo per “far fronte” alla “imprescindibile esigenza di alimentarsi” così non è stato per la sentenza successiva. Due anni dopo sono stati gli stessi giudici di Cassazione a ribaltare infatti il verdetto.

Dunque la condanna per tentato furto per chi viene beccato all’uscita del supermercato con del cibo nascosto nei pantaloni è inevitabile.

Non regge né l’ipotesi dello stato di necessità né quella di urgente bisogno. Così ha sancito la quinta sezione penale della Cassazione, con sentenza numero 10094/2018 respingendo il ricorso di un uomo condannato in appello per tentato furto di generi alimentari del valore di 14 euro, sottratti dai banchi di un supermercato, occultati nei pantaloni e portati fuori dal negozio senza pagarne il corrispettivo.

Il senzatetto molisano lunedì pomeriggio  è stato notato da un addetto alla vigilanza del supermercato romagnolo, che lo ha bloccato chiamando la Polizia. Intervenuti sul posto gli agenti, dopo aver individuato e fermato l’autore del furto, hanno recuperato la merce rubata e denunciato il senza tetto per tentato furto aggravato.

E a nulla varrà la causa di giustificazione dello stato di necessità. “La situazione di indigenza – ricordano infatti gli Ermellini – non è di per sé idonea ad integrare la scriminante dello stato di necessità per difetto degli elementi dell’attualità e dell’inevitabilità del pericolo, atteso che alle esigenze delle persone che versano in tale stato è possibile provvedere per mezzo degli istituti di assistenza sociale”.

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