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Quando anzianità non fa rima con saggezza

Di ritorno dalla classica passeggiata serale, per godermi un po’ di fresco in questa estate ancora non sbocciata del tutto, mi sono ritrovato a vagare nei pressi del terzo corso, proprio poco prima della Scalinata del folklore. Lì ho incrociato alcuni ragazzi seduti sullo scalino di un negozio chiuso: parlavano placidamente, ridevano e conversavano senza schiamazzi o dare fastidio alcuno.

 

Proprio sopra di loro ho notato, prima con stupore, poi con sgomento, una coppia di signori anziani che gettavano loro addosso dell’acqua per farli andare via, prima con una bottiglietta e poi, più ferocemente, con una bacinella piena. I poveretti, dapprima sorpresi, poi un po’ arrabbiati si sono allontanati verso altri luoghi dove passare la serata.

 

Spero per loro che non se la siano presa troppo, spero anche che quando, tra tantissimo tempo, saranno anziani, si ricordino di questa serata e cerchino di non assomigliare ai due poco saggi signori che li hanno scacciati senza un minimo di intelligenza e con molto malanimo dentro.

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