Altro stop

’Ndrangheta in Molise: il boss si sente male, il processo si ferma ancora

Eugenio Ferrazzo ha accusato un malore nell'udienza legata all'operazione Isola Felice

Ancora un rinvio per il processo sulle infiltrazioni di ‘Ndrangheta in Molise. Era ripreso ieri 2 luglio il dibattimento sull’operazione Isola Felice che nel settembre 2016 scoperchiò l’esistenza di una cellula ndranghetistica in fra San Salvo, Termoli e Campomarino con l’arresto di 25 persone e il sequestro di 300 chili di droga, oltre che armi.

 

Tribunale

 

Ma il processo di Pescara, dove sono chiamati a difendersi da varie accuse ben 108 imputati, ha subito un nuovo stop dopo quello del 12 febbraio scorso, quando il giudice dispose un rinvio per difetti di notifica. Un precedente rinvio era già avvenuto nell’ottobre dell’anno scorso.

 

Ieri è comparso in aula il principale indagato, il 41enne di Mesoraca Eugenio Ferrazzo, reputato a capo della cellulare operativa fra l’Abruzzo e il Molise negli anni scorsi. L’ex collaboratore di giustizia ha però accusato un malore mentre deponeva davanti ai giudici. È accorsa un’ambulanza del 118 e l’udienza è stata sospesa. Per ora ignota la data in cui il processo verrà ripreso.

 

Nel frattempo il padre di Eugenio, Felice Ferrazzo, anch’egli coinvolto nell’inchiesta della Dda dell’Aquila, ha avuto varie vicissitudini che l’hanno portato persino a essere sfrattato dall’abitazione che occupava fino al settembre scorso a San Giacomo degli Schiavoni.

 

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