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Il cicloviaggiatore dei record: da 17 anni giro del mondo in bici. “Finirò nel 2028. Il Molise? Siete i più ospitali”

Le avventure di Janus River, 82 anni, che ha pedalato per 300mila chilometri in 154 Paesi e che finirà la sua impresa nel 2028, allo scoccare del suo 93esimo compleanno.

Gira il mondo in bicicletta da 17 anni, e pochi giorni fa è arrivato in Molise per la prima volta. Janus River ha 82 anni, e si trova nel mezzo di un’impresa da record che programma di finire tra dieci anni esatti, il giorno del suo novantatreesimo compleanno.

 

Dal 2000 ad oggi ha attraversato ben 154 Paesi, percorrendo quasi 300mila chilometri. Il Molise è la tredicesima regione italiana che si trova a percorrere, paese per paese, pedalata dopo pedalata.

Il suo itinerario, appuntato disordinatamente su un quadernino rosso, prevede alcune tappe obbligate. Come Larino, patria dell’amico Aldo Biscardi (con cui ha preso parte a numerosi programmi televisivi), ma allo stesso tempo molti dei percorsi gli vengono suggeriti dalle persone che incontra sulla strada. “Sono arrivato in Italia due anni fa, e le mie prime tappe sono state Sicilia e Sardegna” racconta a Primonumero.it.

“Tutti si sono dimostrati estremamente ospitali con me. Ma poi è “saltato fuori” questo Molise, che mi ha riservato un’accoglienza senza pari. Grazie alla gentilezza delle persone posso mangiare, dormire e trovare contatti e giornali locali pronti a raccontare la mia storia, tanto che spesso, quando sono in un bar a fare colazione, mi capita di essere riconosciuto”.

In realtà Janus conosce l’Italia da molto più di due anni. Nel 1964, infatti, all’età di soli ventotto anni, è stato costretto a scappare dalla sua terra, la Polonia, a causa del regime comunista, e dopo un breve soggiorno in Egitto si è trasferito in Italia, dove ha vissuto fino al 2000, l’anno che ha sancito l’inizio dell’avventura che lo ha portato, oggi, a percorrere le colline del basso Molise, in sella alla sua bici personalizzata e carica solo del necessario (un sacco a pelo e pochi cambi).

 

“Pedalo la mattina presto o la sera, per evitare le ore più calde, ma devo ammettere che le salite del Molise sono tutt’altro che semplici; anzi, spesso devo fermarmi, scendere dalla bici e portarla a mano”.

 

Il ciclista russo-polacco è arrivato a Guglionesi ieri sera, giovedì. Invitato a cena da Bobo, ha conosciuto il sindaco Mario Bellotti e alcuni amministratori. “Bravissimi, mi hanno accolto con entusiasmo e messo a disposizione quello che mi occorreva”.

Janus è in forma smagliante: si “sfama” solo una volta al giorno con un primo e un’insalata, e spende meno di due euro al giorno per le sue necessità in generale usati per un caffè e un cornetto nei bar. Una convenzione con Coldiretti e gli Albergatori gli permette di dormire e mangiare dove trova posto. Eppure, nell’apparente disordine di una esistenza avventurosa, River è metodico. Non sgarra mai e porta avanti un progetto da guinness.

 

Ha intenzione di continuare a pedalare per altri dieci anni fermandosi per uno, massimo due giorni in ogni località. E ha già piani ben precisi per il futuro. Prenderà una nave per giungere in Venezuela, e da lì impiegherà quattro anni per arrivare fino in Argentina. Altri quattro anni li riserverà al giro dell’Oceania, per poi attraversare la costa asiatica e giungere allo stadio olimpico di Pechino, allo scoccare dei suoi 93 anni. “Ovviamente – precisa – se non muoio prima. E giro pure senza casco…”. Scaramanzia? forse sì. Janus River ha un obiettivo da raggiungere, e tutte le carte in regole per raggiungerlo.

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