Dopo tre settimane di coma Paolo, il 28enne di Grosseto rimasto gravemente ferito cadendo da un muretto la sera del 9 giugno scorso a San Biase, potrebbe riaprire gli occhi. Il softgunners – come si chiamano gli appassionati di simulazione di tattiche di guerriglia – sta finalmente meglio anche se il livello di attenzione da parte dei medici resta molto alto. Ricoverato da quella sera nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, potrà essere trasferito a breve in un altro reparto, quello di Neuroriabilitazione forse addirittura in una struttura sanitaria più vicina alla sua città, in Toscana. Non prima, comunque, di aver subito un nuovo intervento chirurgico alla testa a cui sarà sottoposto lunedì.
Insomma, la strada è ancora lunga ma forse adesso inizia ad essere in discesa.
“Softgunners d’Italia ottime notizie da Campobasso! Paolo è stato risvegliato dal coma e risponde bene agli stimoli esterni: segue con gli occhi, muove le dita e stringe la mano. Lunedì sarà sottoposto ad intervento per il riposizionamento di un parte di scatola cranica (asportata in precedenza). Il tutto procede per il meglio e presto sarà trasferito in una struttura di riabilitazione più vicina alla sua regione di provenienza, la Toscana. Vi aggiorneremo quanto prima” questo l’annuncio della Geco – Night Hawks Softair Campobasso, l’impresa organizzatrice delle gare a San Biase, il paese in cui si è verificato il grave incidente. Il risveglio, in realtà, non c’è stato ancora. E’ previsto perché Paolo sta per uscire dalla fase acuta e i farmaci sono progressivamente più “leggeri” sebbene sia tecnicamente ancora in coma.
Erano circa le 23 del 9 giugno scorso e dalle parti del cimitero di San Biase c’erano alcune squadre che si sfidavano al softair, un gioco tattico che simula le discipline militari. A San Biase era in corso lo svolgimento della quinta ed ultima tappa del Circuito Italian shake di softair. Un evento di rilevanza nazionale ed europea, con i partecipanti che utilizzano armi finte e sparano micro proiettili biodegradabili. In quei gruppi c’era anche Paolo che forse per una distrazione causata anche dalla scarsa visibilità è precipitato in un dirupo dopo un volo di alcuni metri da sopra un muretto. Il 28enne è stato trasportato immediatamente in ospedale e da quella sera è stato tenuto in coma farmacologico.