Chissà a chi andrà una delle sue tante pacche sulla spalla. Quelle che da una parte intimoriscono chi si vede arrivare la sua super mano e dall’altra fanno anche tanto divertire. Chi le riceve se le sarà meritate, per giusti meriti o per qualche altro motivo, proprio come accadeva nel talent culinario dove è stato protagonista come giudice. Per chi non lo avesse capito si parla di lui, Antonino Cannavacciulo.
Lo chef napoletano 43enne sarà a Termoli domani, mercoledì 2 maggio, per girare una puntata di “O mare mio”, il programma televisivo che lo porta a scoprire il porto e la vita dei pescatori a bordo delle imbarcazioni.
Tra i vicoli del borgo e gli ambienti più in alto della città, fino a passare per il porto – vera location di tutto l’evento – si narra che il cuoco con due stelle Michelin, 3 Forchette della Guida Gambero Rosso e 3 cappelli della Guida de L’Espresso abbia scelto proprio la città adriatica per girare una delle nuove puntate del format “O mare mio”, dove il mare è il protagonista con quelli che lì ci vivono ogni giorno, o meglio ogni notte: i pescatori.
Con loro, come accade per ogni puntata della trasmissione in onda su Nove, sarà a bordo per pescare e anche per cucinare quello che il mare offrirà, per la serie dal mare ai fornelli. Un altro modo di raccontare la vita dei pescatori, un punto di vista diverso che entra direttamente nella loro quotidianità. In barca, con l’equipaggio in mare aperto per pescare e poi portare a terra il “bottino”, pronto per distribuirlo tra cittadini e ristoratori. Poi tornerà in città per scovare qualcuno che possa replicare il piatto e far partire una gara in cucina.
Una vetrina importante per la città adriatica che torna così ancora una volta sulle reti televisive con alcune delle sue peculiarità: il mare e il cibo, prima di tutto il pesce. Nei giorni scorsi lo staff di Endemol Italia che produce il format ormai da due anni, è entrata in contatto con gli Amministratori locali per organizzare le giornate in città.
Top secret al momento programma e dettagli della sua visita termolese con la troupe. Ma qualcuno, magari per caso, potrebbe riconoscere tra le vie della città il cuoco con l’accento napoletano e magari rubargli una foto, con l’immancabile pacca sulla spalla. Ma per questa volta per i meriti di averlo riconosciuto.