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Esclusa la lista Larinascita. “Ricorso urgente al Tar”. Ma i candidati denunciano anche la Commissione

La Commissione circoscrizionale per il controllo della regolarità delle operazioni di presentazione delle liste ha escluso dalla competizione frentana per sindaco e consiglio comunale la lista dell’avvocato Luca Fagnani. "Abbiamo deciso di fare ricorso urgente al Tar perché venga riconosciuta la correttezza dei nostri atti: il nostro movimento ha raccolto in modo regolare le firme per la presentazione della lista. Lo possono testimoniare tutti i sottoscrittori". Pare che il problema riguardi il fatto che i fogli non erano stati spillati. "I documenti erano passati al vaglio del notaio e del segretario comunale che non ha appuntato nulla di irregolare". Oltre al ricorso al Tar, esposto alla Procura per violazione di segreto d’ufficio.

La commissione circoscrizionale chiamata alla verifica sulla regolarità delle operazioni nella raccolta firme e nelle modalità di presentazione delle liste elettorali per le elezioni amministrative del prossimo 10 giugno ha deciso di escludere, a Larino, la lista del giovane Avvocato Luca Fagnani. Larinascita per ora è fuori dalla competizione, con grande amarezza dei suoi componenti che però hanno già annunciato un ricorso urgente al Tar, tribunale amministrativo del Molise.

Sono quattro le liste che sabato scorso, entro il termine ultimo di mezzogiorno, erano arrivate sulla scrivania del segretario comunale di Larino e poi passate al vaglio dei membri della commissione. Oltre a Larinascita giovane movimento distante sia dell’amministrazione uscente guidata da Notarangelo, non ricandidato, che dall’opposizione, ci sono la lista di Vito di Maria, commercialista a capo del Germoglio, quella di Pino Puchetti “Siamo Larino”, fra i più conosciuti in ambito locale per il centrosinistra. In corsa anche Franco Rainone, 66enne medico in pensione per “Noi con Larino”.

Larinascita è stata esclusa per quello che sembrerebbe un problema di pochissimo conto, ovvero il fatto che i fogli delle firme siano scollegati dal primo foglio dove ci sono simbolo ed elenco dei candidati. Sarebbe bastato spillarli, ma la commissione ha evidentemente ritenuto che questo costituisca una violazione malgrado, precisano da LaRinascita, «tutti i fogli sono passati al vaglio del notaio e del segretario comunale che non hanno rilevato nulla di irregolare».

Ora si sta lavorando a un esposto in Procura e a un ricorso al Tar. Il secondo è finalizzato a ottenere in tempi rapidi la riammissione. «Qualcuno spera di poter competere alla sfida per la guida della città senza di noi. Senza le persone che sentano la vera voglia di cambiamento dei larianesi» dicono dal movimento politico. Aggiungendo che «sarebbe un grave danno al gioco democratico, a discapito soprattutto di tutte quelle persone che guardano alla nostra proposta politica con fiducia e speranza, come lo strumento più efficace per aprire una pagina nuova della vita della nostra comunità».

Larinascita vuole esserci e farà di tutto per esserci il 10 giugno. «Chiediamo al Tar di riconoscere la correttezza dei nostri atti. Il nostro movimento ha raccolto in modo regolare le firme per la presentazione della lista, come possono testimoniare tutti i sottoscrittori».

Ma la questione è ancora più delicata e vedrà anche un esposto alla Procura della Repubblica perché «riteniamo – continuano dal movimento – che il comportamento della commissione elettorale debba essere valutato dagli organi competenti. C’è stata una palese violazione del segreto istruttorio a cui cittadini di Larino hanno dovuto assistere, che ha procurato un grave pregiudizio alla nostra lista». Si tratta del fatto che all’interno della commissione c’è il fratello di una candidata di una lista avversaria, nonché giornalista di un sito locale, «che ha fatto uscire la notizia – sempre secondo la valutazione dei candidati esclusi – prima che venisse ufficialmente comunicato a noi. Si configura pertanto il reato di rivelazione del segreto d’ufficio». Tanto che proprio stamattina è stata depositata la denuncia nell’ufficio dei carabinieri di Larino.

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