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Demolita anche “Maretto e Beniamino”: la marineria ora ha 3 pescherecci in meno

Dopo Nonno Nicola anche l’imbarcazione dei fratelli Recchi "muore" nel cantiere dei Marinucci, dove nei giorni scorsi sono state demolite due delle tre barche che hanno ottenuto il premio per l’arresto definitivo, concesso dalla Comunità Europea. La terza imbarcazione, "Giobbe", è andata a cessare la sua esistenza a San Benedetto del Tronto. La marineria termolese, che sta attraversando un momento di estrema difficoltà per il quale si cerca di ricorrere a contributi europei, ha ora tre motopescherecci di meno.

Dopo il “Nonno Nicola”, demolita nei cantieri Marinucci, alla marina di San Pietro, anche “Maretto e Beniamino”. Un motopeschereccio che aveva circa 20 anni, uno dei più “giovani” della marineria termolese che oggi ha perso la terza e ultima imbarcazione operativa fino a poco tempo fa. “Giobbe”, della Coop d’Armamento Op San Basso, è stata portata a San Benedetto del Tronto per la demolizione, per volontà dell’armatore.

Si chiudono così le operazioni di “distruzione” delle tre barche della grande pesca che hanno avuto accesso al denaro messo in palio dal Fondo Europeo degli Affari marittimi della pesca per gli anni 2014-2020. Il premio è stato reintrodotto nello scorso ottobre con un bando destinato a quanti vogliono cessare l’attività in mare, tornato dopo 15 anni visto che, prima di queste tre, le ultime demolizioni di pescherecci a Termoli risalivano al 2004.
“Nonno Nicola”, “Giobbe” e “Maretto e Beniamino”, quest’ultima di proprietà dei fratelli Recchi, sono state le uniche imbarcazioni ad avere avuto diritto agli incentivi. Con la loro scomparsa la marineria di Termoli scende a quota 36 pescherecci.

Le domande per “morire” sono state molte di più. Ben dieci infatti gli armatori che hanno chiesto di accedere al Fondo di Arresto definitivo. Prezzo del gasolio raddoppiato in pochi anni, una gestione intollerabile che prevede un impegno grande in mare ma anche una organizzazione a terra con norme sempre più stringenti le cause principali della crisi della pesca, denunciata in più occasioni dalle associazioni di categoria e ora confermata dalle tante domande di dismissione arrivate.


In questo video il momento in cui “Maretto e Beniamino” cade sul fianco prima dell’entrata in azione della ruspa.

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