Il caso

’Chi non vaccina i figli è scemo’. Fuoco sullo spot di Chimisso: “Ma io sono stata me stessa”

Raffica di insulti a commento del video postato su Facebook dal vicesindaco di Termoli Maria Chimisso, candidata con il Pd alla Regione, che ha detto: “Le mamme che non vaccinano i loro figli sono delle perfette sceme”, scatenando l’indignazione di centinaia di molisani che si sono sentiti offesi e hanno “ricambiato” usando nei suoi riguardi espressioni irriferibili. Lei spiega: “Non sono pentita, non era una conferenza stampa o una situazione istituzionale e ho detto quella cosa perché sono stata me stessa: per me la salute dei bambini viene al primo posto e ho messo in guardia dalle bufale”. Sconvolta dalla violenza delle reazioni? “No, sapevo e so che è un tema delicato, un nervo scoperto. Mi piacerebbe vedere un altro trend, ma a volte la rete è così”.

Un video che fa rumore, e sta facendo discutere il web, quello che vede protagonista Maria Chimisso, il vicesindaco di Termoli con delega alla pubblica istruzione e dirigente scolastico dell’Alberghiero.

Qui però in veste di candidato in corsa per le Regionali del prossimo 22 aprile con la lista del Pd. Un video che spiega perché i genitori dovrebbero far vaccinare i propri figli ed esprime un pensiero sicuramente “forte”: le madri e i padri che non fanno fare il vaccino ai loro bambini sono “scemi”. Proprio così. Che detto da un vicesindaco e preside, peraltro sempre caratterizzata da un linguaggio moderato, è una frase che inevitabilmente solleva qualche perplessità.

In questo caso ha innescato una valanga di reazioni negative – sempre su facebook – alcune delle quali violentissime e cariche di insulti. Il confronto sul web, d’altronde, spesso funziona così. Ma spesso trascende anche i limiti del consentito. «Sapevo di aver toccato un nervo scoperto – commenta lei – ma non pensavo lo fosse così tanto».

Il “nervo scoperto” sono i vaccini. O meglio: la loro obbligatorietà per i più piccoli, con l’obiettivo – ai sensi del decreto Lorenzin – di immunizzare il 95% della popolazione, come raccomandato dall’Organizzazione mondiale della sanità, in modo da mettere in sicurezza il Paese.

«Voglio dire qualcosa di cui nessuno parla, soprattutto adesso che siamo in campagna elettorale» esordisce Maria Chimisso nel video pubblicato sulla sua pagina facebook. «Ci sono partiti che diffondono l’idea che i vaccini non servono, anzi che fanno male, e hanno riempito internet di notizie false». Il riferimento è, manco a dirlo, ad alcuni esponenti di partiti avversari sostenitori convinti del presunto “danno da vaccino”.

«Sapete che cosa vi dico?» continua Maria Chimisso nel video che sta facendo rumore «Che tutti quei genitori che oggi decidono per scelta di non far vaccinare i loro figli sono scemi. E le mamme che non vaccinano i loro figli sono delle perfette sceme».

Parole che hanno scatenato la furia del popolo social, attraverso centinaia di commenti al videospot (che ha anche un bel po’ di like, comunque) intrisi di rabbia, con i quali vengono rivolti i peggiori auguri alla candidata Pd. Che prosegue nel suo messaggio: «Mi sono sempre impegnata e continuerò a farlo per far rispettare la legge sulla obbligatorietà dei vaccini, e questo quando gli altri letteralmente dormivano».

Per Chimisso nessun dubbio circa la scelta giusta da fare, in linea con quanto sostenuto dalla maggioranza dei medici: « «Dal dottore devi andare se hai un dubbio, perché solo di lui ti puoi fidare. Basta con le notizie false, senza capo nè coda, che finiscono su facebook». E giù, una valanga di offese che arrivano sul personale, alle quali la diretta interessata ha risposto, senza scomporsi, con un secondo videospot per condannare le fakenews, responsabili di aver creato una buona dose di disinformazione anche e soprattutto su tematiche delicate come le vaccinazioni.

Sempre senza scomporsi né scandalizzarsi per le parole che ha letto a commento delle sue, Maria Chimisso, raggiunta al telefono, spiega: «Sono sempre stata per la difesa assoluta della salute dei bambini che per me viene prima. Io metto al centro il bambino, per me quello che è importante è il benessere del minore. Il video è scaturito da questa convinzione radicata». Non nega di aver usato un linguaggio “forte”, secondo molti – anche persone che le sono vicine politicamente – inappropriato e eccessivo. È stata quella parola, scemi, a far infuriare la gente?

«Certo me ne hanno dette di tutti i colori, ma in fondo non ero in una conferenza stampa e nemmeno in una situazione che avrebbe richiesto un linguaggio diverso. Diciamo che sono stata me stessa, non mi sono posta il problema». E conclude: «Chi mi conosce lo sa. Sono una madre e sono nonna di una bambina in età da vaccino, lavoro con gli asili nido e credo che il dovere sia quello di essere efficace e forte rispetto a certe derive. Se poi le persone si sono sentite offese, mi dispiace. Ma allora, con tutto quello che mi hanno detto, come dovrei sentirmi io?».

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