Cronache

Canile Santo Stefano, partono i lavori: 175mila euro per fogne, cucce e ’parco giochi’

Diversi gli interventi programmati dal Municipio per ammodernare la struttura di Santo Stefano dove attualmente vengono ospitati 300 animali. Il canile presenta diversi problemi strutturali che saranno risolti non appena termineranno i lavori. L’ampliamento prevede la nascita di un’ala in cui curare i cani malati, l’area verde per lo sgambettamento, la divisione in zona giorno e notte delle cucce e la possibilità di ospitare anche animali dall’hinterland campobassano. Intanto è stata già realizzata una vasca per la raccolta dei liquami che un paio di anni fa - a causa di una frana - hanno invaso il terreno confinante.

È balzato agli onori della cronaca per notizie sempre negative. Ma ora al canile di Santo Stefano si sta per cambiare registro: il contratto di appalto con la ditta che si è aggiudicata la gara è stato già firmato e adesso i lavori di riammodernamento possono finalmente partire.

Moltissimi gli interventi programmati per trasformare la struttura municipale in un fiore all’occhiello della regione, capace di dare ospitalità anche a molti animali senza casa dei paesi intorno a Campobasso. Centosettancinquemila euro l’importo stanziato, di cui 100mila a carico del Municipio e 75mila di fondi regionali.
Attualmente gli animali sono all’incirca 300, la capienza è quasi di 800 cani e ci sono stati momenti «molti anni fa», come ricorda chi al canile ci lavora, in cui abbiamo ospitato anche oltre 1000 cani.

I problemi a Santo Stefano sono quelli di cui tante volte si è parlato: le strutture sono state costruite su una gettata di cemento priva di alberi e verde, dentro ci sono le cucce ma contengono troppi animali e vanno riorganizzate. La zona giorno non è divisa da quella notte, in più il canile sanitario, quell’ala in cui curare gli animali malati prima di ‘mischiarli’ con tutti gli altri, è da rifare da zero. C’è poi da ricavare per ogni comparto una zona per lo sgambettamento degli animali. Possibilmente al verde.
Il terreno su cui sorgerà il ‘nuovo’ canile è quello a due passi dal corridoio d’ingresso della struttura che è videosorvegliata e gestita dalla Gener service (che ha dato i servizi di pulizia e cura degli animali a un’altra ditta che si chiama Pulitori e facchini).
C’è poi il problema del dissesto idrogeologico e delle fognature.
Il 27 marzo scorso la dirigente comunale Giovanna Iannelli ha firmato la determina 837 con la quale ha autorizzato interventi di manutenzione per 5mila e 500 euro con un affidamento diretto a un’impresa di Ferrazzano chiamata a risolvere il problema della “abbondante fuoriuscita in superficie di liquami provenienti dallo scarico fognario che ha invaso i terreni confinanti di proprietà del signor Luigi Gammieri il quale ne aveva, in precedenza, effettuata la segnalazione”.
A leggere la determina sembra che ci sia un pericolo d’inquinamento ambientale imminente. In realtà questo problema si è verificato «un paio di anni fa», come sostengono gli operai in servizio al canile nella mattina del 4 aprile, ma è solo oggi che si procede a liquidare per gli interventi di manutenzione evidentemente ancora in fase di ultimazione. Purtroppo è successo – è lo hanno accertato proprio i tecnici incaricati dal Comune – che a Santo Stefano c’è stato “un movimento franoso sul piazzale del canile” Fenomeno che “ha sbalzato a valle la recinzione esterna della proprietà comunale trascinando con sé anche un tratto della condotta fognaria del canile” e provocando la fuoriuscita dei liquami nauseabondi che hanno invaso i campi del signor Gammieri.

La questione – almeno questa – è in fase di risoluzione. Al canile, infatti, è stata già realizzata una vasca di decantazione che separerà la parte liquida da quella solida e che rientra tra gli interventi di restyling dell’intera struttura.

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