Cultura & Spettacolo

“Borghi Italiani”, pronto progetto per ristrutturare la casa di Cuoco

Sarà Civitacampomarano, nel cuore del Molise, uno dei paesi prescelti da Airbnb per il progetto “Borghi Italiani”, che vuole riqualificare il complesso urbano locale con l’intervento di artisti mirato alla creazione di opere capaci di fondersi con gli edifici e di dialogare con l’ambiente circostante.
Civitacampomarano, passata alla cronache internazionali da tre anni per l’intenso ed originale lavoro degli artisti di strada guidati da Alice Pasquini che hanno riqualificato il centro dell’antico borgo contribuendo al parziale ripopolamento del paese, sarà nuovamente protagonista sui generis, in contemporanea con i lavori di ristrutturazione del progetto Airbnb, con il festival dedicato proprio all’arte urbana che quest’anno, con nuovi artisti e sorprese, avrà luogo dal 7 al 10 giugno: la terza edizione del CVTà Street Fest (http://www.cvtastreetfest.com/). Sarà proprio in occasione del festival diretto, anche quest’anno, da Alice Pasquini, che ci sarà la presentazione della ristrutturazione artistica ed architettonica della casa appartenuta a Vincenzo Cuoco.
L’edificio prescelto dal noto portale a Civitacampomarano è infatti la casa appartenuta un tempo al noto illuminista e politico italiano. A ricrearla sarà l’artista Lorenzo Vitturi, la cui propensione alla contaminazione stilistica si tradurrà in un’opera che parte dagli elementi locali, con una particolare attenzione allo stesso colore ritrovato in diversi elementi architettonici del borgo.
«Facendo delle ricerche – afferma Vitturi – nessuno ha saputo indicarmi la provenienza di questo colore, un blu perduto, che si è smarrito nel tempo. Continuando gli studi, mi sono imbattuto nel libro di Cuoco “Viaggio in Molise”, dove egli mette a confronto la terra, luogo di civiltà e cultura, con il mare, posto invece caotico e incerto. Da veneziano, ho una visione molto differente; per questo mi piace pensare che il borgo, come una nave arroccata tra le montagne, si sia aperto in un omaggio al mare».

Il progetto Borghi Italiani, nato nel 2017 sotto la curatela di Federica Sala, intende ridefinire le frontiere tra l’arte pubblica e l’arte privata. Come lei stessa afferma, «Se le opere installate all’interno delle case non sono visibili se non a chi vi soggiorna, restano comunque un patrimonio della collettività in quanto realizzate site specific per un bene immobiliare del Comune. Si è però voluto anche dare un segno esterno capace di situare nel contemporaneo borghi spesso visitati per il loro spaccato Medievale.Le opere sono quindi in dialogo con i luoghi e contribuiscono non a trasformare il passato in mausoleo bensì ad aggiungere un valore contemporaneo a quello storicamente indiscusso».
Oltre a Civitacampomarano, Airbnb porterà il progetto a Lavenone (BS), con l’artista Olimpia Zagnoli, e a Sambuca di Sicilia (AG) con Edoardo Piermattei. Se però, affermano gli organizzatori, «in Sicilia si trovano l’eleganza delle finiture e dei materiali locali in dialogo con le radici arabe del borgo e a Lavenone il progetto si avvicina ai materiali lignei montani e alle esigenze multifunzionali della comunità locale, Civitacampomarano diventa invece un’esperienza di inclusione cromatica di dialogo tra arte e architettura».
Matteo Frigerio, Country Manager Airbnb Italia conclude «Il piano “Borghi Italiani” è un impegno che abbiamo preso nel 2017, a fianco di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con la collaborazione del Mibact (Ministero dei beni e delle Attività Culturali e del Turismo), e che prosegue quest’anno con la rinascita di tre spazi pubblici attraverso arte, design e partecipazione civica. I luoghi troveranno presto casa su Airbnb, aperti ai viaggiatori di tutto il mondo e i ricavati serviranno interamente a sostenere le attività delle comunità locali. La tecnologia può aiutare l’Italia a sviluppare soluzioni innovative per un turismo sostenibile, che guarda al futuro».
Gli edifici ristrutturati saranno prenotabili su Airbnb a partire da giugno e i proventi verranno utilizzati dalle municipalità per sostenere progetti culturali rivolti alla comunità locale.

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