Notte di paura

Si sente ’Nerone’ e dà fuoco ai cassonetti di mezza città: denunciato piromane 44enne

E’ partito da via Piave, poi si è spostato in via Veneto, via Mazzini e piazza Cuoco per terminare la sua opera incendiaria a corso Bucci: notte movimentata in città a causa degli incendi ai cassonetti della spazzatura appiccati da A.P., 44enne con precedenti per droga rintracciato dalla Polizia in centro e denunciato per danneggiamento. Dodici i contenitori distrutti con un accendino e il liquido infiammabile che aveva portato l’uomo con sè. Ingente il danno economico per la Sea: 7000 euro.

Ha deciso di agire nel cuore della notte, quando la città aveva iniziato a dormire e dietro le finestre delle abitazioni le luci erano quasi tutte spente. Il suo disegno incendiario è cominciato in via Piave: utilizzando un accendino e del liquido infiammabile, ha appiccato il fuoco ad alcuni cassonetti che si trovano di fronte alla sede dell’associazione ‘Tedeschi’. Poi si è spostato verso il centro della città: via Mazzini, via Veneto, piazza Cuoco e infine corso Bucci. Anche qui in fiamme i bidoni dell’immondizia e dei contenitori per la differenziata di prossimità che ancora si trovano in molte zone di Campobasso. A quell’ora, in attesa del ritiro dei netturbini, erano pieni di buste con i rifiuti, bottiglie di plastica e cartoni che hanno preso fuoco velocemente.

In tutto ne ha distrutti dodici. Gli incendi sono stati prontamente spenti dai vigili del fuoco, che hanno evitato che le auto si propagassero nelle auto in sosta nelle vicinanze. Anche per loro è stata una notte di lavoro straordinario.
E chissà quanti altri avrebbe rovinato se non fosse stato preso dalla Polizia, già messa in allarme da alcuni residenti e da testimoni oculari che avevano chiamato il 113 per segnalare quello che stava succedendo. Al telefono i cittadini avevano fornito anche un primo identikit dell’uomo. I poliziotti della Squadra Volanti arrivati sul posto lo hanno ’beccato’ nelle vicinanze di corso Bucci, nell’ultima ‘tappa’ del suo viaggio distruttivo. Si era nascosto all’interno di un ristorante, forse pensando di riuscire a sfuggire agli agenti. Tra le mani aveva l’accendino utilizzato per appiccare il fuoco. Poi è stato portato in Questura dove è scattata la denuncia per il reato di danneggiamento. La sua posizione è anche al vaglio dell’autorità giudiziaria.

Il ‘piromane’ ha un volto e un nome: A.P., 44enne campobassano, già noto alle forze dell’ordine. Proviene da una famiglia disagiata e avrebbe problemi famigliari che potrebbero aver causato un gesto in apparenza inspiegabile.

Questa mattina, 20 marzo, la città si è svegliata con la puzza di bruciato dei cassonetti incendiati e rimossi dagli operai della Sea. Per la società il danno economico si aggira sui 7mila euro. Ma probabilmente non sarà necessario acquistare dei nuovi contenitori: in via Piave, corso Bucci e in via Veneto si potranno sistemare i bidoni che fino ad alcune settimane fa si trovavano nelle contrade, dove nel frattempo è cominciata la differenziata porta a porta.

La Polizia sta svolgendo ulteriori approfondimenti investigativi per ricostruire compiutamente la vicenda. Inoltre nei confronti del 44enne, considerato socialmente pericoloso, è scattata la misura di prevenzione dell’avviso orale da parte della Divisione Anticrimine della Questura.

Infine, da via Tiberio è stato espresso un ringraziamento particolare ai pompieri: «Determinante, nella circostanza, il puntuale e proficuo intervento dei Vigili del Fuoco di Campobasso che hanno operato con grande professionalità ed abnegazione per giungere allo spegnimento di un così elevato numero di cassonetti dati alle fiamme».

Ma quello che è avvenuto la scorsa notte, che ha scosso molti cittadini, ha riportato alla mente il rogo appiccato al convitto al ‘Mario Pagano’, quando morì il custode Domenico Di Maria, colto da infarto dopo aver visto le fiamme avvolgere uno dei portoni dell’edificio.

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