Sono finalmente all’opera i sommozzatori della ditta Sub Service Srl che devono riparare la condotta sottomarina che trasporta in mare aperto i liquami trattati al depuratore del porto di Termoli. Mancano infatti due settimane esatte alla scadenza del 27 marzo, termine ultimo concesso dalla Procura di Larino per completare i lavori di riparazione resi necessari dalla rottura accertata nell’autunno scorso e al centro, insieme ad altri aspetti, dell’inchiesta con sette indagati per presunto sversamento di liquami inquinanti nell’Adriatico termolese.
Dopo aver lavorato allo spurgo del bypass che in questi giorni dovrà servire per il trasferimento dei reflui già trattati, si è giunti alla seconda parte delle operazioni affidate alla ditta Sub Service srl. Una imbarcazione della società staziona sul punto dove è stata accertata la rottura, ben visibile anche a occhio nudo con mare calmo a causa dello strano gorgoglio d’acqua.
Gli addetti dovranno quindi sostituire quel tratto dove è stata riscontrata la falla e poi fare delle operazioni di verifica del corretto funzionamento sia della tubatura che dell’intero impianto.
Purtroppo il pessimo funzionamento del depuratore del porto, almeno in termine di deodorificazione dei reflui, torna d’attualità proprio adesso che il clima è tornato clemente, con belle giornate che annunciano la primavera. Nella giornata di oggi, con un bel sole e clima di grecale, quindi da Nord-Est, la puzza che parte dall’impianto del porto è a tratti insopportabile e soprattutto si espande per centinaia di metri, arrivando ben oltre il Paese vecchio, fino alla zona del Comune. La speranza è che la riparazione in atto possa quantomeno diminuire il disagio nelle prossime settimane, specie in vista della stagione estiva.
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