Cronache

Vietato morire, restano pochi posti al cimitero. Sos loculi: le esumazioni fatte non bastano

Dopo tre settimane di attesa, seppelliti i defunti che attendevano in camera mortuaria che si liberasse un posto al cimitero. Ma intanto ne sono arrivati altri, e si rischia di replicare la stessa storia. Con l’aggravante che i posti disponibili sono di fatto terminati. "C’è spazio per una ventina di bare, poi non si sa..." dicono i gestori, che stanno facendo gli straordinari per le esumazioni e per sistemare i capitelli che perdono calcinacci.

La buona notizia è che le 5 bare in lista d’attesa da settimane ammucchiate nella camera mortuaria del cimitero sono state tumulate. Sabato scorso, dopo le operazioni di estumulazione affidate dal Comune di Termoli alla Dr Multiservice, che ha raddoppiato la forza lavoro in questo momento cruciale, a ognuno dei defunti in sospeso è stata data sepoltura. Eppure ieri – lunedì 22 gennaio – la camera mortuaria ospitava altre 4 bare. Che ora dovranno attendere il loro turno.

E questa è la cattiva notizia: morire è un problema, da queste parti. E non soltanto per il dolore che la morte causa a chi resta. Offrire una sepoltura celere e dignitosa comincia a diventare una corsa a ostacoli. «Il cimitero attualmente può contare su altri venti posti. Poi… non si sa». Gli operatori non ricorrono a giri di parole. Loro, d’altronde, non hanno alcun tipo di responsabilità. Il cimitero è del Comune, ed è il Comune che ne deve seguire programmazione e progettazione. Mancano i loculi, mentre si continua a morire. Insomma, a voler essere brutali ma efficaci: la domanda è di gran lunga superiore all’offerta. E una soluzione a breve termine non si intravede.

Le estumulazioni ordinate dal sindaco per liberare posti dove si trovano defunti sepolti oltre 40 anni fa non sono sufficienti a fronteggiare l’urgenza. Inoltre nei giorni scorsi, durante i lavori di disseppellimento, alcune salme sono state trovate mummificate e questo non ha consentito il passaggio automatico nell’ossario, la cassettina che occupa poco spazio. «E’ la legge – spiegano i custodi – non si possono trasferire resti in quelle condizioni. Devono restare dove stanno».

Risultato: i posti che si sono liberati con le estumulazioni sono inferiori al previsto. Inevitabile qualche nuova ordinanza “salvaspazio”, mentre le bare continuano a riempire la camera mortuaria. «Andando avanti di questo passo in un mese si esauriranno i posti». Realizzare nuovi loculi, anche in via d’urgenza, sembra una opzione non più rinviabile.

Altro problema che ha rallentato le operazioni è il fatto che le esumazioni ora sono a pagamento, perché le effettua la ditta che ha ottenuto l’appalto, e la spesa è a carico della famiglia del defunto la quale non è esattamente entusiasta all’idea di sborsare 500 euro per rimuovere i resti e sistemarli nella cassettina. «Molti rinviano, dicono sì e poi non si fanno vedere, disdicono. Siccome devono essere presenti, non si può procedere senza di loro».

Ad aggiungere un’altra spina nel fianco alla già critica situazione del cimitero, ci si è messo pure il cemento. Quello dei capitelli che sorreggono l’ala dei loculi, che hanno cominciato a perdere pezzi tanto che, per questioni di sicurezza, è stato necessario transennare. «Stiamo provvedendo» garantiscono dalla Dr Multiservice, che tra caos, esigenze di spazi e pioggia di calcinacci in questo periodo ha raddoppiato il numero degli addetti: da 4 a 8.

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