Primato per il capoluogo

La città ecologica: colonnine per ricaricare auto elettriche obbligatorie sotto i nuovi palazzi

A partire da quest’anno scatta l’obbligo per tutte le nuove costruzioni e per quelle ristrutturate per almeno il 50 per cento. Ma in Italia nessun Comune ha modificato il regolamento edilizio. A sorpresa tra gli unici ad averlo già fatto emerge Campobasso che insieme a Torino, Bologna e Milano si è già adeguata.

A metterlo nero su bianco, inserendolo nei propri regolamenti edilizi, sono solo pochi Comuni in Italia. Da Nord a Sud, consultando i siti dei capoluoghi di regione, solo Campobasso, Milano, Torino e Bologna risultano adeguati.
Eppure, la scadenza è già trascorsa: entro il 31 dicembre 2017, tutte le amministrazioni locali dovevano inserire una norma nel proprio regolamento edilizio che vincola gli edifici (residenziali e non, sopra i 500 metri quadri e di nuova costruzione, tranne gli edifici pubblici) alla predisposizione all’allaccio di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli. Pena: il mancato rilascio del titolo abilitativo. A prevederlo è il Testo unico dell’edilizia.
Bene, Campobasso risulta in piena regola con le nuove disposizioni. E dunque dal primo gennaio tutte le nuove costruzioni che saranno realizzate nel capoluogo molisano dovranno essere dotate della presa per la ricarica dei veicoli elettrici recependo finalmente la direttiva europea 2014/94/UE che obbliga i costruttori edili ad installare negli spazi condominiali prese o colonnine di ricarica per auto elettriche.

In dettaglio la nuova norma prevede la presenza di punti di ricarica nelle nuove costruzioni che risultano maggiori di 500 metri quadri, per gli edifici residenziali di nuova costruzione caratterizzati dalla presenza di almeno 10 unità abitative e anche per le costruzioni già esistenti che siano state soggette ad opere di ristrutturazione edilizia di primo livello per almeno il 50% della loro superficie lorda.


Ci siamo messi in regola e abbiamo provveduto a modificare il regolamento anche perché i tempi per farlo erano chiari ed inequivocabili – ha spiegato il sindaco Antonio Battista – Se non ci fossimo adeguati sarebbe stato lo stesso Testo Unico per l’edilizia a stabilire che le Regioni facessero decadere le concessioni edilizie rilasciate per edifici non costruiti seguendo le regole, in relazione alle leggi regionali”.
Colonnine e prese di ricarica per i veicoli a trazione elettrica devono permettere il rifornimento di energia per ogni parcheggio dedicato ad una singola vettura o per ogni box-auto che si trova nell’area della costruzione. La ricarica si fa con tessere magnetiche individuali: in condominio, è possibile ripartire le spese sulla base degli effettivi consumi. Nelle singole proprietà, anche se in condominio, se la presa elettrica è comune, si può installare un contatore e procedere ogni anno a comunicare i consumi all’amministratore, come per il riscaldamento con le termovalvole.

Più informazioni
leggi anche
Colonnina per auto elettriche
Rivoluzione dei trasporti
Termoli guarda al futuro e dà il benvenuto alla prima stazione di ricarica per auto elettriche
commenta